Antonio Duva 5.000 voti, sfiorando la maggioranza assoluta. È un successo legato anche all'aumentato peso della DC di Battipaglia nei confronti deHa situazione provinciale: l'influenza dell'on. De Martino tende a diminuire, mentre si afferma l'on. Berna~do D'Arezzo, che dopo essere stato segretario della Federazione di Salerno dal 1953 al 1958, applicando gli schemi del più ortodosso « attivismo. fanfaniano » (efficienza organizzativa; potenziamento del partito nei confronti delle clientele locali), riusciva nel maggio del 1958, a farsi eleggere alla Camera dei Deputati. L'on. D'Arezzo è di Pagani, ma nella piana del Sele ha uno dei suoi punti di forza. Il Partito Socialista, invece, in provincia di Salerno era ancora rigidamente frontista, sotto il controllo dell'on. Francesco Cacciatore (dei 6000 iscriHi nel 1958, oltre il 61% appartiene a:Ha corrente di sinistra). Onesto crea spazio, specie nelle consultazioni amministrative, al PSDI, come si può constatare anche a Battipaglia dove i socialdemocratici - presenti per la prima volta - conquistano 3 seggi, uguagliando il PSI che, rispetto al 1954, ne perde uno. Il PCI e le destre contraggono fortemente le proprie posizioni. Anche nel quadriennio 1958-1962 è sindaco De Vita, con una giunta monocolore che amministra la città usufruendo dell'appoggio dei gruppi di destra, senza contrasti con la Federazione di Salerno, peraltro guidata da una concentrazione di « fanfaniani » e « basisti ». Ma la successiva consultazione amministrativa si svolge quando è ormai avviata ih campo nazionale l'esperienza del centro-sinistra. D'altra ·parte, De Vita è sindaco ormai da troppo tempo : una lieve flessione della DC alle elezioni del novembre 1962, neHe quali i democristiani perdono un seggio, viene presa a pretesto per imporre dopo tre mesi di trattative, quale sindaco, il dott. Do1nenico Vicinanza. Formalmente, la nuova Amministrazione si fonda sulla formula del centro-sinistra: in effetti, il sindaco si servirà di qualsiasi alleanza pur di gestire il Comune secondo i propri intendin1enti. Così dalla giunta iniziale DC-PSI passa, nel settembre 1964, ad una DC-PSI-PSDI; nel dicembre dello stesso anno· inaugura la formula: DC-PSDI e infine, qualche mese prima delle elezioni, avrà bisogno dei voti della destra per far approvare in Consiglio Comunale le modalità di concessione del suolo a due industrie. di nuova installazione e ciò provoca un « rimpasto ». Vicinanza conclude così il suo mandato alla testa di una giunta DC-PNM. Le ultime elezioni comunali del novembre 1966 registrano tre elementi di rilievo: un netto aum,ento del MSI e dei monarchici, che passano a 4 a 7 seggi rispetto ail 1962 (e dal 12.8% al 2L9% dei voti); la mediocre accoglienza dell'elettorato alla lista dei socialisti unificati, 98 .BibliotecaGino Bianco , .
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