L'esperienza siciliana La riconversione economica ha poi accentuato la pressione delle richieste di protezione e di soiStegno, provenienti dalle zone settentrio-- nali più colpite, dai settori produttivi in crisi prevalentemente localizzati nel Nord, da zo,ne economicamente mature che, mentre erano riuscite a mantenere un certo ritmo nel generale sviluppo dell'economia italiana, accusavano gli effetti negativi della perdita di velocità del sistema. Non è stato facile, in queste condizioni, raggiungere un confacente equilibrio fra le misure di intervento in favo,re di tali situazioni e l'inderogab,ile esigenza di assicurare al Mezzogiorno incentivi e condizioni di maggio,r vantaggio. Molte considerazioni avanzate nelle relazioni del Presidente e del Direttore Generale dell'IRFIS a proposito del cosiddetto « decretone » non possono non essere apprezzate in quanto, pur essendo scevre da impostazioni puramente campanilistiche e particolari, richiamano direttive di principio che dovrebbero essere tenute nel dovuto conto in futuro, ove si voglia mantenere al problema del Mezzo,giorno quel carattere di strategicità che lo stesso programma econo,mico nazionale ha recentemente riconosciuto. La necessità di un rilancio dell'economia siciliana . La ripresa ormai in corso nella domanda interna del paese, ripresa che prelude all'avvio di un nuovo ciclo di investimenti, richiede oggi l'impostazione dei necessari interventi per far recuperare al Mezzogiorno,, ed alla Sicilia in particolare, le battute di arresto seg11ate nella fase di reces 1sione. Per fare questo non vi è troppo tempo dispo,nibile; soltanto 1 dalle azioni che potremo disporre nel brevissimo periodo dipenderà se gli i11vestimenti che si dovranno fare prossimamente nella economia italriana per soddisfare la nuova domanda si effettueranno nel Mezzogiorno o continueranno a concentrarsi nelle regioni centro-settentrionali. A mio parere, in Sicilia esistono condizioni forse più favorevoli che in altre regio,ni perché questo nuovo ciclo cli azio1 ni ·di sviluppo sia portato rapidamente avanti. La presenza di un organismo regionale che ormai ha consolidato le proprie strutture e; che ha centri di spesa largamente articolati, le possibilità di un apporto co,nsistente degli enti di intervento meridionali e le provvidenze dell'Amministrazior1e ordinaria ,dello Stato, consentono una gamma di azioni che possono essere finalizzate ad una rapida accelerazione del processo di svilup·po. L'esistenza, poi, di un piano regionale che rappresenta il frutto di un lungo impegno -svolto dall'Assessorato allo Sviluppo, diretto dall'on. 99 _Bbiiiotecaginobianco
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