Nord e Sud - anno XVI - n. 113 - maggio 1969

... Massinio Galluppi cifico si giocava una partita importante per il loro destino di grande nazione. Precisi interessi impe·nialistici - concretatisi nella politica della Porta Aperta in Cina e nelroccupazione delle Filip,pine - si intrecciavano a riflessioni sulla natura della missione americana nel mon,do (aprire le po1 rte della democrazia e del benessere ai po,poli ancora esclusi dal circuito della « civiltà moderna ») e a considerazioni molto più co,ncrete sulla protezione dei confin.i e il rispetto delle sfere d'influenza. E questo fece dell'Asia e del Pacifico uno dei no1di essenziali dell'azione a1nericana nel n1ondo. La terza teoria, quella del disimpegno parziale, cominciò a circolare sulla stamp·a e negli ambienti politici responsabili quando fu abbastanza chiaro, che la strategia asiatica d.i Johnso-n non solo era fioppo costosa, ma aveva cacciato il paese in una situazio 1 ne insostenibile. In questo senso anch'essa è il risultato diretto del fallimento. della politica vietnamita del successore di Kennedy, e come tale ha immediatamente raccolto into·rno a sé quelle correnti dell'opinione pubblica e del mondo po1 litico americano - di cui il Senato è uno dei portavoce più autorevoli - che, senza essere isolazionisti, sono contrari all'assunzione di impegni così gravosi. Di questo, stato d'animo è un ottimo esempio il rapporto che la Co,mmissione di ·i,nchiesta ·presieduta dal senatore Mansfield ha presentato alla Commissione degli Affari Esteri del Senato il 29 aprile 1966 2 • Gli Stati Uniti - riferivano gli autorevoli senatori - sono costretti ad assumere impegni sempre più gravo,si in Asia. Sarebbe auspicabile che essi fo1 ssero affiancati da altre nazioni del mondo libero. Ma poiché le probabilità che questo avvenga sono molto, scarse, biiso1gna che essi cerchino di limitare al massimo· i loro interventi al di fuori del teatro di operazioni del \lietnam. Il rap·po1 rto Mansfield non risolveva il pro1 blema di fondo, che una impostazione del genere pone alla politica americana: come è possibile cl1e gli Stati Uniti po,ssano limitare il proprio impegno in Asia se i loro interessi e la loro posizio,ne di grande po~enza li chiamano ad una presenza costante e massiccia in questa parte delicata e turbolenta del mondo? È giocando appunto, su questa co,ntraddizione che l'Amministrazione Johnson ha potuto sbarazzarsi con relaitiva facilità delle resistenze del Senato ed impo•rre la propria politica ad un paese che non sapeva vedere altre vie d'uscita. In realtà la co,ntraddizio,ne è soltanto 1 apparente. Una delle caratteristiche pri11cipali della teoria del disimpegno parziale co1 nsiste nel fatto 2 Rapporto dei senatori Mike Mansfield, J. Caleb Boggs, Claiborne Pell e Benjamin A. Smith alla Commissione degli Affari Esteri del Senato degli Stati Uniti. In: « Notes et Etudes Documentaires », n. 3286, 29 aprile 1966. 92 Bibiiotec~ginobianco .....

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