... Massimo Galluppi Con la secon·da guerra mondiale, con il rifiuto definitivo. dell'isolazionismo e con l'accettazione esplicita delle responsabilità relative al ruolo di grande p·otenza, l'idea dell'impegno glob.ale è diventata una delle com·ponenti di fondo - anche se sotterranea. e non confessata, o in conflitto, con criteri « empirici » diversi - della po1itica estera . americana. L'effetto forse più duraturo che la guerra del Vietnam ha avuto sulle questioni intemazio,nali è stato, p,roprio quello di dimostrare che le p·o,ssibilità di intervento, di una grande p,otenza - a11zi, della prima potenza del mo,ndo - non sono illimitate. Per quattro o cinque anni - più o meno l'epoca dell'Amministrazione Johnso·n - gli americani si sono co·mpo,rtatii come se invece lo fossero. Con una serie di iniziative intraprese contem·poraneamente in Asia, in Africa e nell'America Latina, sono riusciti a bloccare l'offensiva delle forze r.ivo1 luzio11arie o addirittura a motdificare a proprio, vantaggtlo un equilibrio sfavorevole, dando così l'impressio,ne di poter intervenire dove e quando volevano. Dopo la seconda guerra mondiale, i dirigenti USA ave·vano dimostrato per mo1ti anni un sano realismo e le dichiarazioni di principio erano rim,aste sulla carta. Trascinato nel 1954 sull'orlo, dell'intervento armato in Indocina dai circo.Ii oltranzi,sti del Pentagono (a quel tempo appo,ggiati da Nixon), Eisenhower si era ritirato in tempo, so,stenendo . che niente sarebbe stato, più tragico per l'Am,erica che essere coinvolta in una guerra dura e logorante sul continente asiatico. E l'estrema durezza dei discorsi di Fo1 ster Dulles era stata bilanciata da scelte· ope ... rative molto, prudenti, il cui o,biettivo - contenimento dell'avversario e co,nservazio11e dello status quo - era perseguito, attraverso un im- , pegno accuratamente selezionato• del p,otenziale bellico, americano,. Naturalmente il pericolo derivante dal contatto c'era, e il fatto che no,n si sia verificata la necessità di rendere operanti i patti difensiv,i organizzati da Dulles non significa che il meccanismo non fosse predisposto, per scattare da un momento all'altro. E quindi Jo,hnson, da un certo punto, di vista, aveva perfettamente ragio,ne quando sosteneva che i motivi della partecipazione americana al conflitto, andavano cercati nella po,litica dei suo,i predecessori e che la sua Amministrazione non aveva fatto, che risp·ettare gli impegni che altri Presidenti avevano assunto prima di lui. Tuttavia l'applicazione concreta del principio del1 'impegno glo·bale e la psicologia relativa sono stati un prodotto della sua epoca; e so,ltanto il fallime11to della politica vietnamita ha provocato ·l'inversione di una tendenza che altrimenti avrebbe continuato a manifestarsi trio 1 nf almente chissà 6:no a quando. È stato il Vietnam, inso1 1nma, a dimostrare che anche una mac90 Bibiiotecaginobianco
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