' ARGOMENTI Piani zonali : come di Carlo Perone Pacifico I. Dopo molti anni di silenzio, il discorso sui piani zonali torna ad essere d.i attualità, alimeno in Campania. Nel numero di marzo di « Nord e Sud », G. G. Dell'Angelo ha rifatto la storia legislativa d1 questo strumento di ir1tervento ed ha indicato l'evolt1zione che, nelle diverse formulazioni programmatiche, ha assunto il concetto di piano zonale. Dell'Angelo ha anche indicato chiaramente le ragioni per cui questi piani, dopo ·aver ricevuto un'esplicita definizione legislativa, sono rimasti fino ad oggi una semplice dichiarazione di voler fare certe cose che, forse, irì futuro si faTanno. Anche in seno al Comitato Regionale Campano per la Program1nazione è stata sollevata la questione; si è discussa una proposta di risoluzione, da trasmettere ai due Enti di Sviluppo operanti in Campania, che contie11e fra l'altro, nelle intenzioni degli estensori, i criteri da adottare per l'elaborazione dei piani. La proposta è stata in seguito ampiamente modificata dal Comitato, ma l'esame del testo originario può essere interes,sante se compiuto alla luce di alcune consideràzioni generali sui piani zonali e sulla funzione che, in una logica di p,ro1 grammazione, questi piani dovrebbero svo1 lgere. Fin dalla loro prima formulazione, i piani zo-nali sono stati visti come uno strumento o,perativo dell'intervento programmato 1 nel settore agricolo. Evidentemente, il riconoscimento del fatto 1 che l'intervento in agricoltura, per la particolare natura dei problemi, richiedeva un'articolazione ed una strumentazione del tutto specifici, aveva suggerito l'adozione di questo 1 particolare strumento, diretto a enucleare i problemi di un setto,re da quelli del complesso econo 1 mico e dell'unità territoriale entro cui il settore stes,so opera. Che in ciò vi fosse un pericolo per la politica di programmazione fu evidente ai primi forrnulatori della proposta, i quali si preoccuparono di specificare in dettaglio il meccanismo di formulazio 1 ne dei piani e il tipo di rapporto che avrebbe dovuto sussistere tra questi e gli organi regionali di p,rogrammazone. Nell'ultima formulazio 1 ne, diceversa, tale preoccupazione risulta meno evidente, tanto vero che la responsa77 Bibiiotecaginobianco
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