Nord e Sud - anno XVI - n. 113 - maggio 1969

Antoriio Duva Gruppo democristiano, operazione alla q.uale non è estraneo l'on. De Mita, pro 1 vo1 ca un riflesso distensjvo nella Federazione Irpina. Ma già 11elgiugno S11llo prende parte ad una riunione del Comitato Provinciale e pro1 pone la fonnula conciliativa dell'TJnità dialettica. De Mita respinge questa offerta e rinnova la ricl1iesta di convocazione del Congresso, che viene infine co,11vocato per il 29 e 30 marzo. I rapp·o1rti fra le due correnti subisco,no, intanto-, un definitivo inasprimento per le vivaci reazioni che l'on. Sullo ha di fronte all'ingresso dell'on. De Mita, come sottosegretario agli interni, 11ello,stesso governo Rumor, nel quale egli assume la carica di Ministro della Pubblica Istruzione. Nelle prime assemblee pre-congressuali si verifica,no alcuni incidenti a Moschiano, Lauro e Solofra. In altri casi - Sant'Angelo, Atripal,da, Avellino-centro - si giudica prudente rinunciare a riunire gli iscritti e procedere d'ufficio a ripartire i delegati. Questi si 01 rientano in modo abbastanza confor1ne al grado di influenza elettorale dell'uno e dell'altro esponente nelle varie zone. La divisione - indice abbastanza fondato di deterioramento del dibattito politico 1 - si verifica più s·pesso fra sezione e sezio1 ne che non all'interno delle sezioni. Ad Ariano·, nel Vallo di Lauro, nella pia11a di Montoro, a Chiusano San Domenico Sullo non riesce a prevalere. I Basisti controllano, in genere, l'Alta Irpinia; hanno u11a forte incidenza a Nusco Montella, Bisaccia e Frigento e sembrano - complessivamente - segnare un leggero vantaggio: nelle prime 40 sezioni 2225 voti contro 2040 dei sulliani. In questo clima estre1namente teso si verificano, d'improvviso, le dimissioni da Ministro della P .I. dell'on. Sullo. I fatti sono noti; meno chiare - no11ostante il discorso alla Camera, e numerose altre dichia- , razioni - le motivazioni effettive di un gesto tanto clamoroso. Forse solo tenendo presente la connessione fra tre problemi diversi - la situ.azione di Avellino1 ; i rapporti tra Sullo e la Segreteria della D.C.; le scelte di politica scolastica compiute dall'on. Sullo - sarebbe po1 ssibile stabi 1ire un nesso plaus1bile tra decisioni e reazioni, almeno in ap1 parenza, sconsiderate. Si deve, per esempio, ammettere che quello che il « Corriere della Sera » ha definito il « retroscena dialettale » delle dimissioni di Sullo acquista un diverso significato se lo si giudica alla luce del rapporto esistente fra l'on. Piccoli e la corrente di Base, o almeno una sua parte. Si tratta di un rapporto che ricorda, in qualche modo, quello che la stessa Base aveva avuto con la Segreteria democristiana quando questa era stata retta dall'on. Fanfani. Ed è un rapporto che Sullo aveva chiaramente individuato fin dal gennaio scorso. In Lln editoriale della « Discussione », dopo aver dichiarato di aver votato contro) l'elezione dì Piccoli a segretario della D.C., Sullo affer74 Bibiiotecaginobianco --

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