Nord e Sud - anno XVI - n. 113 - maggio 1969

f GIORNALE A PIU' VOCI La sovrastruttura contestata Della contestazione giovanile sono state proposte interpretazio,ni tra le più diverse, da quelle sociologiche a quelle storiche, da quelle poli 1 tiche a quelle economiche: ma nessuno finora ne aveva tentato un'interpretazio,ne filosofica quale quella che su1l'ultimo numero di « Aut-aut », interamente declicato aii problemi sollevati dai movimenti studenteschi, ne ha dato Enzo Paci. Le ragioni che possono avere spinto questo, studioso, cui pure tanto deve la cultura italiana di questi ultimi anni, a tentare un'anali'Si di questo genere, ci restano francamente oscure: perché se ci so·no mille e una ragioni per cui si possa prendere, sul piano pratico, posizione a favore o contro i movimenti studenteschl, non ·riusciamo ad individuarne una sola che valga a giustificare l'assunto di Enzo Paci: per il quale, evidentemente, così come il proletariato era stato definito l'erede 1deLla filosofia class,ica tedesca, il movimento tt1dentesco p-01 trebbe essere considerato l'erede della fenomenologia husserliana, dal momento che - sono parole di Paci - esso p,roseguirebbe « nel senso più universale, più concreto, più vivo, la relazione, l'enciclopedia fenonienologica e razionalistica alla cui base l'uomo trova se stesso». Quanto i movimenti studenteschi possano gradire questa collocazione filosofica (che potrebbero anche ritenere un tentativo dì recupero culturale) non ci è dato, almeno fi11ora, di sapere. Ciò che è invece più importante, almeno per quello che qui ci preme dire, è il fatto che lungo tutto il corso del suo articolo, al di là delle frequenti in1plicazioni husserliane, Enzo Paci dia per scontati, e addirittt1ra come « evento che non si din1.e11tica», l'incontro e la raggiunta unità di azione fra studenti e operai. Ed è questo un argomento che merita qualche considerazione, dal momento che esso non solo sostituisce il vecchio assunto di Gramsci dell'unione fra oiperai e contadini, ma 1è propagandato o postulato con la nuova via capace di in.dicare maggiori orizzonti alla società umana. Tuttavia, quello che ci pare né Paci, né i teorici di questa nuova unità abbiano considerato fino in fondo, è il fatto che quella operaia non è soJtanto una «classe», ma anche e soprattutto una « situazione», destinata a permanere anche ove si raggiungesse una società perfettamente egualitaria, la marxiana società senza classL Da qui la scarsissima possibilità di comunicazione fra chi, comunque vadano le cose, svolge e continuerà a svolgere un'attività alienante (perché il lavoro meccanizzato, industrializzato e spe .... cializzato· al massimo, è alienante a prescindere dal rapporto di dipendenza o di proprietà) e c1 hi invece, come lo studente, il futuro intellettuale (indipendenten1ente dal fatto di essere di p•rovenienza « boiigh.ese » o « proletaria ») ha ben altre 1 possibilità di vivere una esistenza autentica o comunque assai 51 Bibliotecaginobianco

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