Editoriale Si è fi11almente sbloccata una situazione che condannava l'Europa all'immobilità, e quindi alla decadenza, all'emarginazione, alla balcanizzazione. E non c'è dubbio che il ritiro di De Gaulle sia uno di quegli avvenimeriti che chiude un periodo e ne apre un altro: non soltanto per la Francia. Nel momento in cui scriviamo è n,aturalrnente troppo presto per forrnulare previsioni; non tutti i dati sulla lotta di successione sono noti, le incognite politiche e la stessa interpretazione del voto francese del 27 aprile invitano alla cautela. È comunque più che lecito formulçire l'aitgurio che - così come fu un giorno molto infausto per l'Europa quello del 1958, il giorno dell'avvento di De Gaulle - sia un giorno altrettanto fausto per l'Europa quello del ritiro di De Gaulle, il giorno del referendum co11clusosi con una maggioranza di no alle riforme clte De Gaulle volev,a imporre, pii, che proporre, e pertanto di no alla contiriuaziotze di un regime fondata su un potere personale sempre più « arrogante ». Certo, ha ragione « Combat »: a determinare la sconfitta di De Gaulle nel ref erendz,tm del 27 aprile sono stati gli stessi elettori « che permisero al regime di durare così a lungo »; e in particolare « la disfatta del gollismo è dovuta a coloro che nel giugno del 1968 fecero il suo trionfo ». E del resto giustamente Servan Schreiber aveva scritto sit « l'Exprèss », la settimana precedente alla domenica del referendum, che se i no devono prevalere, è chiaro che non possono prevalere se non sommandosi a qitei sì - « tous frais » - di giugno che siano disposti appunt,o a trasformarsi in un congruo numero di no. Ma con1'è potuto avvenire che in meno di un anno si modificasse l'orientan1ento del corpo elettorale a tal punto che dalla maggioranza che aveva decretato un trionfo del gollis1no si potesse passare ad una maggioranza che ha congedato De Gaulle? C'è contraddizione fra l'orientamento di fondo che aveva dato luogo al voto del giugn.o '68 e quello che ha dato luogo al voto dell'aprile 1969? O non si tratta dello stesso orientamento di fonda, l'orientamento di elettori alla ricerca della tranquillità e della sicurezza? · Noi propendiamo a interpretare il voto del referendum francese proprio in questo sen~o; e cioè, nel giu,gno del 1968, gli elettori, spaventati dalle giornate di maggio, votarono per i gollisti, malgrado che 3 Bibiiqtecaginobianco
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