Nord e Sud - anno XVI - n. 113 - maggio 1969

Ugo Leone magari, l'istituzione ·di una authority che coordini le azioni oggi affi,date a troppi Ministeri e a tro·ppi Enti lo1cali 1 • Geolo,gicamente, l'Italia è un ·paese complesso e « giovane » e, quindi, gli agenti ·atmosferici non vi hann9 agito a lungo come su altri paesi. Per questa ragione lo, stato .di· equilibrio è anco·ra precario. Dal canto suo l'uo·mo, col disboscamento ·e la costruzione di impianti i1droelettrici, di gallerie ,e ,di strade, ha contribuito a rendere ,questo equilibrio ancora più precario, così ch·e la situazione è andata gradatamente peggiorando. Le soluzio,ni del problema sono più d'una, ma si po·sso·no brevemente· accennare: 1) sistemazione dei terreni montani e collinari (non biso,gna ,dimenticare che il no·stro territo 1rio è per circa 1'80% classificato di montagna e di collina); 2) co,nservazione e miglioramento dei boschi e dei prati e pascoli permanenti; 3) rimbosc.himen to ,e formazio,ne -di « p•archi na tt1rali »; 4) co,struzio·ne di serbatoi nell'alto e medio corso ,dei fiumi e dei torre,nti per una razionale regolamentazione· e utilizzazione delle acque; 5) co·mpletamento, ammo,dernamento e manutenzione delle o,pe·re di bo·nifica idraulica, agraria e fo,riestale. Per rendersi meglio conto ,della vastità del problema, si ricordi che in Italia la superficie forestale è solo per sei milioni di ettari costituita da pianura (il 20%) contro 10,5 milioni .di ettari di montagna e 11 milioni di -co1 llina. Sono ,cifre che di,mo,strano la verità del detto secondo cui la pianura si difende in montagna. Infatti, dalle pendici ·delle montagne, pro,gressivamente spo·gliate del loro n1anto arboreo, sino alla prima metà di questo secolo, e solo in piccola parte rivestite negli ultimi venti anni, l'acqua scende quasi senza ostacoli, trasportando- con sé i detriti ,della montagna erosa. Questo materiale si riversa nei fiumi ingrossandoli paurosamente e piomba quindi st1i paesi a valle, giungendo· anche a distruggerli completamente quando le piogge sono particolarmente abbondanti e concentrate. i\ttualmente, di circa 10,5 milioni di ettari di mo,ntagna, solo la metà è rivestita di boscl1i; ma solo un quart~) è rivestito di bosco ad alto fusto, che è il più adatto a trattenere la violenza dell'acqua. Per il resto, roccia. colline calve, mo,ntagne spogliate, un pericolo continuo contro il quale si dovreb1be essere ,difesi e si è, invece, inermi. I prin·cipali rnezzi di difesa dovrebbero essere il rimboschimento, la estensit)·ne dei lagh~tti collinari e montani .e il miglioramento dei pascoli; il tutto 1 Cfr. BRUNO ISABELLA, Una politica dell'acqua, « Nord e Sud », gennaio 1968. 40 Bibiiotecaginob.ianco

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