Nord e Sud - anno XVI - n. 113 - maggio 1969

La battaglia dell'acqua sia di acqua 1di mare. I risultati ottenuti sono molto interessanti: « le conoscenze acquisite e le sperimentazioni cot1dotte a livello industriale ed urbano (Taranto, Vieste, e,cc.) ha11.no co·nsentito di superare le incertezze iniziali e di entrare ora in una fase in cui si pensa alla dissa.Iazione come ad un processo tecnicamente ed economicamente valido· cui far ricorso ogni qual volta l'in.disponibilita di risorse naturali adeguate sia un freno di realizzazioni industriali o turistiche e dello sviluppo urba 1 no ». ( C.fr. Roberto Passino, Il programma italiano di ricerca sull'acqua, relazione pre·sentata a Puraqua, Roma, febbraio 1969}; ed è questo il caso so·prattutto dellç isole, il cui approvvigionamento idrico diventa sempre piu problematico. Sono, comunque, un'im·portante dimostrazione dello stato di avanzamento delle ricerche in corso, la co1struzione dell'impianto di Brindisi, d2t 10.000 mc. al giorno, e l'iniziativa per la costruzion·e nella Sicilia meridionale di un impia·nto di ·dissalazione da 72.0-00 mc. giornalieri, al servizio ,di industrie e centri abitati. I~ mare, dunque - specialmente tenendo conto di quanto si è~ de~to a proposito .dell'avvelenamento dei corsi di acqua dolce· - si presenta come la fonte princi,pale per la sete di doma·ni: un domani, an·che in questo caso, molto vicino. Il costo per ottenere acqua ,dolce dal mare resta però ancora elevato ed è questo oggi l'unico freno alla diffusione su più larga scala de1la dissalazione di acqua marin·a o salmastra in generale. A determinare l'alto costo del procedimento è il prezzo dell'energia occorrente p·er la dissalazione; fon.date speranze per il futuro sono p1eraltro riposte nell't1tilizzazione economica dell'energia elettronucleare. Il ricorso a tale fonte di energia non modificherebbe sostanzialmente i procedimenti di ,dissalazione sino ad oggi sperimentati, e nello stesso tempo consentirebbe di utilizzare un'energia a buon mercato. A qt1esto proposito, si prevede la creazione di grandi impianti elettronucleari della potenzialità di 500.000-1.000.000 di chilowatt, accompagnati da impianti di dissalazione della potenzialità di 1-2 miliardi .di litri di acqua al giorno. Il quantitativo ,di e·nergia prodotta dalla centrale, e non assorbito, in .determinate ore del giorno e del.la notte, d·alle utenze ordinarie, verrebbe utilizzato per far funzionare l'impianto di di1 ssalazione a pieno regime; mentre nelle ore di ma·ggior carico •della centrale elettro·nucleare l'impianto d.i dissalazio,ne funzionerebbe a regime rido,tto. In tal mo·do si potrà produrre acqua dolce a,d un prezzo inferiore alle 100 lire per metro cubo e, qui:pdi, eco·nomicam-ente conveniente. 37 Bibliotecaginobianco

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