Nord e Sud - anno XVI - n. 113 - maggio 1969

I ne1nici di Mansholt e in un certo senso l'ambigua posizione della Coldiretti, erano prevedibili e in ogni caso si giustificano co,n la natur,a degli interessi di cui que,sti gruppi sono portatori, ciò ·che stupisce - e non è un modo di dire - è l'atteggiamento dei comunisti italiani. Il PCI è stato sempre critico nei confronti della politica agri-· cola comunitaria. E non si puo dire, onestamente, ch,e le ragioni di queste critiche fossero tutte infondate. Il documento presentato da Mansholt è, però, una rispo,sta anche a queste critiche. Una risposta che, probabilmente, ha colto i comunisti « in contropied·e », per dirla in gergo calcistico. Essi hanno, infatti, lasciato passare dei mesi, prima di assumere una posizione precisa. E soltanto pochi giorni orsono, alla Camera, in occasione del dibattito sulla politica meridionalista, hanno detto un « no » secco ed inequivocabile. Il primo attacco è partito da Alfriedo Reichlin, un giovane ma autort::vole parlamentare ·pugliese molto vicino all'onorevole Ingrao. Successivamente tutti gli oratori comunisti che sono interv·enuti nel dibattito hanno trovato il modo di rivolgere al p1 iano Mansholt critiche pesantissime, per quanto generiche. Non sappiamo se la scelta del dibattito che si svolgeva alla Camera sulla politica del Governo per il Mezzo,giorno sia stata casuale. Certo è che il PCI non poteva scegliere una occasione peggiore per dire il suo « no » a Mansholt. Il piano dell'uomo politico olandese rico1nosce, infatti, uno dei principi fondamentali del meridionalismo: la n·ecessità di creare industrie e attivita extragricole nei luo,ghi dai quali l'esodo darle campagne è più for~e. Di impedire il continuo esodo dei braccianti calabresi o pugliesi, verso l'Olanda o la Francia. Di .crearre, per quei braccianti, un lavoro nella loro stessa regione, i,n un settore diverso da quello, agricolo. E non si tratta di una affermazione generica. Per realizzarla il « piano » prevede, come abbiamo detto, una sp·esa di 1.250 miliardi all'anno. Col loro atteggiamento, i comunisti si assumono, quindi .. una grande responsabilità nei confronti del Mezzogior110. Ma in realtà, e più in generale, il PCI sta dimostrando di essere rimasto ancorato a v·ecchie e superate concezioni dello svi .. lup·po dell'agricoltura. I suoi pregiudizi ideologici lo tengono prigioniero di un mito ottocentesco: quello del « fazzoletto di terra », del piccolo pod,ere per il quale era giusto combattere al·l'epoca dell'imponibile di manodopera, quando in Italia c'era fame di terra, e in campagna si adoperavano la zappa e l'aratro trainato dai cav·alli. Ma oggi quei poderi, i « coriandoli » che so,no il risultato deila frammentazione fondiaria, non assicurano redditi decenti ai con29 Bibli9tecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==