I nemici di Mansholt di Mario Pendinelli Nei giorni scorsi « La Stampa» di Torino annunciava, con un titolo su quattro co1lonne, ch.e altre 140 mila tonnellate di b11rro sono rimaste inven:dute nell'area del Mercato Comune ·europeo. Nel testo, poii, si leggeva che la spesa prevista per ritirare queste eccedenze dal mercato e sistemarle n·ei magazzini della Comunità era di 152 miliardi di lire. È difficile dire che cosa avranno pensato i lettori del quotidiano torinese nel leggere quel tito:lo: i discorsi sulla politica agraria, e su quella europea in particolare, sono troppo « settoriali », molto spesso sono tro·p•po « tecnici », comunque sono quasi semp,re tro,ppo « noiosi » per poter attirare i lettori che non appartengono alla ristretta cerchia degli « iniziati ». Qualcuno, a Bruxelles, è convinto che ciò sia una fortuna: « se l'opinio·ne pubblica europea, cioè dei sei paesi del Mercato Comune, conoscesse gli errori enormi· che sono stati commessi, in questi anni, nella politica agricola comunitaria e, ciò che più conta, sa·pesse il costo vertiginoso di questa politica, il sentimento europeista subire·bbe un colpo molto duro. La verità è che po·chissimi in Euro·pa si sono resi conto di questo e· molti non sanno neppure che la chiave della politica agraria non si trova più a Roma o a Parigi, nelle capitali dei singoli Stati, m.a a Bruxelles, negli uffici della Co·munità. È qui che si stabiliscono i prezzi dei prodotti agricoli; qui si fann·o i rego1lamenti di mercato; qui sj concludono gli accordi con i ·paesi terzj », Chi parla in questo mo,do è un alto funzio11ario del Comitato Economico e Sociale del Mec, con il quale ci siamo incontrati di recente a Bruxelles. E tuttavia abbiamo l'impressione che, sia pure lentame·nte, si stia creando una fascia di opinione pubblica meno distratta nei confronti di questi problemi. Il « servizio• » de « La Stampa » che abbiamo citato costituisce soltanto un esempio. Da mesi, con una frequenza sempre m.aggiore, sui giornali europei si leggono «pezzi » allarmanti sulle monta·gne di burro, di grano tenero, di latte, che rimangono o·gni ·anno invendute nella « pie-cola EQropa ». Si ap24 - Bi bi iotecag inobianco
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