Nord e Sud - anno XVI - n. 113 - maggio 1969

.. I Lettere al Direttore loro che vogliono certificati e buone preparazioni agli esan1i di Stato saranno i primi a esigere insegnamento (anche nozionale, che in alcune materie, come il diritto, è indispensabile) serio; e alla ricerca si dedicheranno studiosi con vocazioni anch'esse definite. Forse allora, alla luce dell'esperienza, ci si renderà conto che il problema di non avere il « docente unico » è un problema di orientamenti. Ma bisognerà che sorgano, e prosperino, specie per la scienza, nella quale i mezzi sono al di fuori della portata di un individuo anche eccezionale, istituti che siano in grado di ospitare e sostenere un po' di quell'opera originale che finora la scuola sosteneva. Accademie, istituti, fon dazioni - se rigorosamente varra11no anche nei loro confronti le proibizioni e le incompatibilità che il « pieno impiego» vuole introdurre nella vita universitaria verso le altre professioni - troveranno i mezzi per trasformarsi e far opera originale; così conie i 1nedici degli ospedali e delle cliniche private e pubbliche, baroni o no, metteranno forse in iscacco con le loro scoperte, una volta che la gente ci si sarà abituata,. gl'insegnanti universitari. Ma ciò avrà se11so se non si farà contro alcuno, se la invidia sociale antiaccademica, che mi sembra tra i più qualunquistici prodotti del nostro tempo, non ci obblighera a una lunga vigilia, più lunga di quanto non sarebbe già di per sé con la trasformazione, ritardata e quindi caotica, dell'Università in scuola di massa. Caro Compagna, fai di questa lettera quello che vuoi; uso pubblico o privato, anche ... personalissimo. Ma leggila prima e rifiettici sopra, prima di inoltrare te stesso con le tradizioni che rappresenti sit una via che non solo è distorta in sé, ma va contro gl'ideali da te senipre proclamati e professati con i tuoi compagni, maestri e amici. AI.DO GAROSCI Una lettera di Aldo Garosci a « Nord e Sud » deve essere oggetto di attenta riflessione da parte del destinatario e naturalmente dev'essere anche pubblicata perché possa diventare oggetto di riflessione per tutti i letto,ri di « Nord e Sud». Garosci dice cose sacrosante sull'uso e sull'abuso di una certa retor.ica della « ricerca » e di una certa tendenza di attribuire al verbo « ricercare » un significato più alto di quello che si dovrebbe attribuire, e che noi attribuiiam,o, al verbo « pensare ». E Garosci dice anche co,se sacrosante sull'abolizione del valore legale della laurea come punto di arrivo. di una vera e sana riforma (e non saremmo aiLieni dal ritenere che forse questo avrebbe dovuto essere, anzi, il punto di partenza). Né ci sembra che ci divida profon,dan1ente un dissenso sul « docente unico >> che pure ha diviso le famiglie e gli amici d'infanzia: nel nostro editoriale del numero scorso erano presi seriamente in considerazione i « pericoli d.i degenerazione in senso corporativo » della tesi del « docente unico »; ~ si insisteva sulle motivazioni anticorporative, e non conservatrici, della posizione repubblicana, contraria 127 B~blio-ecaginobianco

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