.. La localizzazione degli investi, nenti larga parte nelle decisioni ubicazionali, specie, appunto, a livello di media e piccola industria, ma voglio aggiungere subito, non soltanto a questo livello. C'è ancora una marcata tendenza a costruire dove si è già costruito, ad allargarsi dove si è già inseriti, a porre il nuovo accanto al vecchio: e tutto cio a scapito non solo di alternative che potrebbero consentire maggiori economie e razionalità, bensì anche, talvolta, affrontando costi addizio11ali non trascurabili. Questa permanenza di jrrazionalità, questa scarsa mobilità e propensione alla mobilità delle iniziative i111pre11ditoriali, non è certamente caratteristica di un'economia realmente moderna: anzi, nel nostro caso specifico, v'è da chiedersi se essa non sia in troppo stridente co·ntrasto con l'assai maggior mobilità e prope11sione alla mobilità dimostrata - o accettata, o subìta, se si vuole - da parte dei lavoratori, certo anche, e soprattutto, di quelli meridionali. Vi è quindi da sperare e da augurarsi che, con l'ammodernamento delle strutture organizzative di azienda, si tratti di una caratteristica in via di declino, e che possa rapidamente perdere di importanza di di fronte alle esigenze della razionalità economica, che si impongono per il bene non solo della collettività ma dell'azienda stessa. È proprio grazie all'apporto delle capacità tecniche, della specializzazione professionale, della moder11ità di visione caratteristiche <lei dirigenti d'azienda, che il passaggio dalle remore inerziali a sfondo psicologico e tradizionalista, ad ap·procci dina1nici e proiettati sull'avvenire, potrà essere facilitato ed accelerato in futuro, con il crescere - come dicevo in apertura - delle respo,11sabilità e delle ft1nzioni del dirigente nell'industria e nella società dell'avvenire. NINO NOVACCO 121 B_biiiotecaginobianco
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