Nino Novacco in questi ultimi anni, e la necessità di assicurare alle iniziative sempre più ampi livelli co,mp·etitivi e, di conseguenza, allargandos 1 i sempre di più le dimensio,ni ottimali delle iniziative, le fasce d'investimento in termini di capitale e di dimensionamento comp,lessivo d',impresa entro le quali i benefici vengono concessi, I1on sembrano alieni da una certa incongruità. V'è poi una serie di considerazioni che potrebbero svilupparsi sulla stessa b~se di ap-plicazione delle misure agevolative in esame. Anche in questo campo si osserva una estrema varietà di delimitazioni di aree, regioni, comprenso 1 ri, in corrispondenza della varietà degli incentivi, ed anche della varietà delle autorità che a diversa scala intervengono - dallo Stato alle Regioni a statuto speciale, ai singoli Comuni - per cui, agli effetti pratici, tutto, ciò si risolve in una straordinaria ampiezza della nozione legislativa ed amministrativa di territorio sottosviluppato o depresso o comunque « agevolabile ». In definitiva, cioè, la sommatoria degli elementi sui quali mi sono fin qui soffermato, - e che potrebbero senz'altro assumere un significato più concreto e, al limite, pittoresco, se vi fosse il tempo per entrare nella dettagliata casistica fornita dalla esperienza - porta a domandarsi se veramente ci sia ·da meravigliarsi quando si è costretti a constatare che gli investimenti jndustriali si articolano nella pratica in tutta libertà. In ultima anal,isi, infatti, essi trovano quasi sempre a propria disposizione un contributo o un qualche altro dispositivo agevolativo - settoriale o locale, di natura fiscale o di natura finanziaria - suscettibile di tradursi in un beneficio di sufficiente ampiezza per non indurre le imprese a ricerche ubicazionali alternative più convenienti e soprattutto più « coerenti » con le esigenze di un ordinato ed equilibrato sviluppo del paese, e spesso p•ersino la ricerca di un migliore assetto e dimensionamento tecnologico ed organizzativo: ed in effetti lo stesso sistema delle agevolazioni spinge la ricerca ubicazionale a risolversi in complesse analisi giuridico-amministrative anziché in analisi tecnico-economiche. In realtà l'incentivazione diffusa, indiscriminata e disordinata non può non rappresentare un fattore di disincentivazione al sistema nel suo complesso, e, alla lunga, un elemento· frenante anziché portante d'una razionale politica di localizzazione e sviluppo degli investimenti industriali. · Dalle considerazioni fin qui svolte possono scaturire immediatamente talune indicazioni circa gli elementi essenziali d'una revisione degli indirizzi fin qui seguiti, revisione che sembrerebbe altamente de116 BibiioteGaginobianco
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