Nord e Sud - anno XVI - n. 112 - aprile 1969

Per l'Irpinia: che fare vincia, sia per l'ordinato esame degli obiettivi che ci possiamo e dobbiamo proporre' ai fini del suo svilt1ppo. Rispetto a quel discorso si tratta oggi di fare un passo avanti. Un piano, di sviluppo regionale non può nascere, intero ed armato, co,me Minerva dalla testa di Giove, 1na ha bisogno - se non vuol restare un piano sulla carta - di forn1arsi poco alla volta nella coscienza dei cittadini, per tradursi in volontà politica, in ri11novamento organizzativo, in azio11e concreta. Dirò subito che nel discorso che sto per pronunciare parlerò soltanto di alcuni degli argomenti relativi allo sviltippo della nostra regione e no·n di altri. Dei 5 obiettivi che, in un piano di sviluppo, ci dobbiamo porre - ro111pere definitivamente l'isolamento, completare l'attrezzatura civile, avviare un solido processo di ind·ustrializzazio,ne, valorizzare le risorse turistiche, riordinare e potenziare l'agrico 1 ltura - non parlerò degli ultimi due. Non è questa la sede, e non è questo, infatti, il mo1 mento adatto per approfondire questi temi. Della valorizzazione turistica dei nostri grandi complessi montani si è già, infatti, co1 minciato a ragionare seriamente in pro,vincia sulla base del piano di valorizzazione predisposto dalla « Cassa » e delle iniziative p·rese al riguardo dal Presidente dell'Ente Turismo, avv. Amatucci. Penso che nei mesi prossinti l'esame già avviato proseguirà e in quella sede potrò dare il mio eventuale contributo all'esame stesso. Su quello che ho chiamato turi,smo estivo residenziale diffuso, al quale attribuisco una importante funzione integrativa ai fini dello sviluppo, siamo ancora a idee troppo ge11eriche perché se ne po,ssa parlare ed è, quindi, o·ppo1rtuno tener sì l'argomento presente, ma lasciarlo per ora da parte. Quanto all'agricoltura - che è stata, è e resterà la struttura portante della i1ostra economia, non intendo parlarne o·ggi, malgrado la essenziale importanza dei p,roblemi del suo riordino e del suo potenziamento in un piano di sviluppo, per due ordini di ragioni: 1) perché ormai ai suoi problemi bisogna guardare nel quadro deila nuova politica di rifor1na strutturale, della quale - sulla traccia del cosiddetto Piano Mansholt - stiamo appena corr1inciando a ragionare e rispetto alla quale - malgrado sia questo, il mio mestiere - ho bisogno· io sit·esso ancora di riflettere; 2) perché in ogni caso dell·e conclusioni di or-dine generale al riguardo si potranno trarre solo sulla base di una ragionata analisi delle situazioni particolari. Come già dissi l'anno passato, malgrado le non grandi dimensioni della provincia, nel suo interno, no,n c'è t1na so1 la agricoltura, ma molte, e le pros:pettive e i co,mpiti di un'azione di rio,rdi·no e di sviluppo vanno indicati con riferi97 Sibiiotecaginobianco I .

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==