I Francesco Caruso f (trasporti soprattutto, comunicazio,ni, salute pubblica, insegnamento e urbanistica) si ottiene, per tutti i paesi considerati, la media aritmetica del 49% (per il primo settore) e del 51 % (per il secondo). Questa ripartizio·ne, che è co,mune alla maggior parte dei paesi considerati, trova nella Costa d'Avorio e nel Togo due eccezioni significative. Per la Costa d'Avorio, la percentuale degli investimenti industriali è notevolmente più elevata di quella del settore dell'infrastruttura - in media 65-70% per il pri,mo e 35-30% per il secondo; ciò testimonia il progresso conseguito e lo sforzo perseguito da questo paese nel tentativo di raggiungere un sufficiente grado di « industrializzazione primaria ». Fenomeno inverso invece per il Togo, dove le percentuali del 25% per il settore in•dustriale e del 75% per quello delle infras.trutture, sono ugualmente indicative del fenomeno opposto: la ancor rilevante necessità di creare infrastrutture e la scarsa possibilità di investimenti_ già direttamente produttivi. e) L'esame delle fonti e dei tipi di finanziamento degli investimenti previsti è caratterizzato da due aspetti particolari che di so1 lito si riscontrano in tutti i piani di sviluppo dei quali ci occupiamo: la preponderanza del1le fonti di finanziamento p,ubblico rispetto a quello privato (sole eccezio 1 ni il Gabon e la Mauritania); la preponderanza delle fonti di finanziamento estero (so1la eccezione la Costa d'Avorio), che rappresentano assai spesso molto più del 50% degli investimenti previsti (con un massimo dell'87% per la Mauritania). Questo apparto estero proviene per la sua quasi totalità da p•aesi occidentali (i sei delle Comu,nità Europee e quelli che fa11no, pa·rte del Comitato per l'aiuto allo sviluppo -DAC-, creato in seno all'OCSE). Solo la Somalia ed il Mali, ed in misura molto minore il Congo Brazzaville, ricevono una parte sostanziale dei loro aiuti da paesi dell'Est. Questi aiuti sono prevalentemente elargiti sotto forma di doni; naturalmente in quei paesi, come la Costa cl'Avorio ed il Gabo,n, in cui gli investimenti p,rivati costituiscono una percentuale importante degli investimenti totali, la forma del prestito è la più diffusa. Ne deriva che la parte sostanziale del finanziamento dei piani e, conseguentemente, la co1 ncreta p·ossibilità della loro realizzazione, è legata aid una previsione: che l'aiuto consi,derato nei piani co1 me « promesso » o « acquisito » venga effettivamente concesso. Per giudicare la validità di questa previsione, senza voler entrare in co,nsiderazioni di carattere politico, possiamo mettere a confronto le cifre riguardanti l'aiuto estero già co1 ncesso ai paesi considerati per la realizzazio,ne dei loro primi piani di sviluppo (dal 61 al 66) con le cifre riguardanti l'aiuto richiesto e ritenuto « acquisito » per la realizzazione dei piani esaminati. 80 Bibliotecaginobianco
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