Nord e Sud - anno XVI - n. 112 - aprile 1969

La pianificazione in Africa Ruanda: Piano quinquennale 1966-1970. È il primo piano dopo la indipendenza. Nel 1950 era stato elaborato dalle autorità belghe un programma decennale per l'insieme dell'ex territorio del Ruanda-Urundi. Burundi: Un piano quinquennale che dovrebbe coprire il periodo 1968-1972 è in corso di elab·orazio 1 ne. Il Fo11do Euro(peo di Svi,luppo ha inviato alcuni esperti che collabo,rano, all'interno del Ministero incaricato del piano, alla sua redazione. Somalia: Piano quinquennale 1963-1967. È stato il primo piano somalo. Si tratta in effetti 1di poco più di una e11un1cia:oionedi obiettjvi. Come si è visto, i paesi in questione, grazie prevalentemente all'apporto di esperti stranieri, hanno sormontato le difficoltà di ricerca, studio e redazione, riuscendo a redigere in breve tempo il Piano di sviluppo. Ma altre e più serie difficoltà ne hanno generalmente compromesso, se non addiri,ttura impedito, l'attuazione: prime fra tutte, la preparazione concreta dei p1 rogetti indicati nei piani co,n1e realizzabili e l'interferenza del potere politico. In Africa si sente deplorare ovunque la penuria di dossiers sufficientemente elaborati da poter almeno essere presi in considerazione dagli organismi di finanziamento. Sovente e p,aradossalmente, alla immensità dei bisogni fa riscontro la scarsezza di progetti studiati. E questo per ragioni che appaiono evidenti se solo si co,nsidera la carenza di quadri tecnici nell'ammnistrazione pubblica e l'assenza quasi totale di imprenditori e di promotori nel senso tecnico della parola. Creare un perimetro irrigato, costruire ponti, strade, edifici, montare fabbriche: sono tutti progetti indicati nel documento del piano e magari anche localizzati in base a criteri eco1101nicamente validi, 1na che solo raramente o imperfetta1nente trovano - in esso o altrove - formulazioni tecniche precise. Quanto alle interferenze politiche, si è detto che nella quasi totalità dei paesi considerati, esse sono risultate poco deter111inanti nella fase redazionale del piano. Ma al mornento de]la sua realizzazione, tutto il tessuto connettivo politico del paese ha imposto o tenta di imporre i suoi i1nperélltivi, dalle considerazioni elettorali alle possibili ripercus- . sioni internazionali. Il che no,n ne facilita certo la realizzazione. So1 lo se e quando i piar1i in corso di attuazione avranno ottenuto risultati app·rezzabili, l'interesse che essi potranno suscitare presso le più vaste categorie di cittadini potrà trasformarsi in partecipazione attiva e costituire la soluzione al problema della politicizzazione eccessiva del piano nella sua fase di attuazio,ne: « a stomaco pieno• - dice un proverbio afric~no - la testa è più saggia e gli occhi guardano più lontano ». 75 Bibiiotecaginobianco

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