Nord e Sud - anno XVI - n. 112 - aprile 1969

' FRONTIERE La pianificazione in Afriea di Francesco Caruso L'elaborazione di piani di sv1 iluppo è un fenomeno assai diffuso nei paesi ad economia arretrata. L'Africa non sfugge a questa tendenza: potremmo contare sulle dita di una sola mano i paesi di questo continente cl1e non hanno- oggi un piano di sviluppo in esecuzione o in pre- . para2;1one. Bisogna subito chiarire che l'uso di un tale strumento di politica economica non colloca questi paesi tra quelli definibili ad economia pianificata. Ancor più di quanto avviene per i paesi occide11tali industrializzati, infatti, l'adozione del piano di sviluppo da parte di paesi ad economia arretrata non deriva necessariame11te da una scelta politica defini,tiva; nella quasi totalità d1 ei casi, anzi, la redazione del piano, che trae naturalmente origine da una esigenza di carattere economico, 110n fa nascere presso i dirigenti del paese l'esigenza di ricercare precisi schemi d,i carattere politico entro i qu·al.i collocarlo. All'attuazione del piano sono dunque attribuiter all'atto della sua formulazione, finali,tà e funzioni unicamente economiche. Sui 18 Stati qui considerati 1 uno so,lo, i1lMali, l1a a,dottato un piano oui si è attribuito significato politico « imperativo »: gLi opiet,tivi in esso contenuti e le evoluzioni progettate dei flussi e degli stocks hanno forza di legge ed il gioco del mercato è stato sostituito da organismi esecutivi accentrati. (Non appare chiaro, peraltro, come tale piano potrà effettivamente realizzarsi nella maniera tassativamente prevista, in quanto il finanziamento del 61 % degli invest 1 imenti previsti per la sua attuazione è demandato agli aiuti es1 terni). Tutti gli altri piani hanno invece carattere « indicativo », definendo i 1nezzi e gli obiet,tivi che si vogliono realizzare nel quadro del funzionamento del mercato. Tentando una esemplificazione, si può dire che il peso del,la partecipazione degli organi polit,ici (parlamento e parti 1 ti) o po,J.iticamente impegnati (sindacati ed organizzazioni professional,i) alla determinazione 1 Si tratta dei 18 Stati Africani e Malgascio Associati alla Comunità Economica Europea - SAMA -: Burundi, Camenm, Repubblica Centroafricana, Congo (Brazzaville", Congo (Kinshasa), Costa d'Avorio, Dahomey, Gabon, Alto Volta, Madagascar, Mali, Mauritania, Niger, Ruanda, Senegal, Somalia, Ciad, Togo. 70 Bibiiotecaginobianco

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