Nord e Sud - anno XVI - n. 112 - aprile 1969

Antonio Nitto di cassa, sia pure parallelo a quello di competenza, potrebbe essere un utile strt1n1ento di lavoro per n1ist1rare du,e velocità, e precisamente quelrlo degli stanziamenti e quella dei pagamenti. « Uno strumento• di lavoro, dunque, amrnonitore per i parlamentari, i, quali ritengono di aver esaurito il loro co111pito una volta che hanno appro,vato leggi che stanziano sp·ese in bilancio senza preoccuparsi del fatto che un giorno o l'altro le stesse S•pese debbono essere pagate ». Per Francesco Forte E! bisognerebbe presentare no,n già un bilancio impo,stato seco,ndo un criterio unico, ma u,n assieme di bila11ci, riguardanti tutti lo, stesso, esercizio, impostati però in modo, diverso: ciascuno rivolto ad illt1n1inare una parte determinata della complessa attività sul,la quale il Parlamento, è chi 1 amato a op1 erare le sue scelte, siu,lla quale l'amministrazione deve agire e della quale il cittadino h,a dir 1 itto di essere messo al co,rrente. Inoltre Forte ,propone, per una migliore leggibilità dei bilanci, l'ado,zione di strumenti nuovi, secon·do- la tecnica usata negli Stati Uniti, del Planni11g Programming Budgeting System, cioè 1~ tecnica del bilancio di p1ianificazione (ove il bilancio è raffrontato con il complesso, dei dati macroeco,nomici) e dell 1 a programmazione (ove la singola attività p,t1bblica cui si rifenisce un certo gruppo di voci di spesa e di entrata è vi,sta e valutata secondo le proprie regole di efficienza, i prop,ri risultati in quel campo di azione, i prop·ri effetti settoriali). Ma il pro 1 b1 lem,a essenziail,e è quello di rivitalizzare la p,ubblica amminjs.trazione, di far sì ch'essa non frappo,nga ostacoli ad una po•litica di pi,eno e integrale svilup 1 p·o del 1 paese. Per fare questo 1, occorre fo·rnirle nuovi e più moderni strumenti: tra i quali, una nuova leg.ge sulla contabilità generale dello Stato, di cui già abbiamo fatto cenno, nuove 11orme che regotino i rap,porti tra la pubb,Iica amministraz,io 1 ne e la Corte dei Conti, i,l più ampio decentramento possibi 1 le dei poteri decisionali. In questo nuo 1 vo quadro dell'amministrazione statale, acquista particolare importanza la creazione delle cosiddette « Agenzie », specializzate in vari settori per provvedere direttamente all'esecuzio,ne dj un'o,pera, anziché far girare la pratica (di una scuola o di un istituto di ricerca) fra i v·ari Ministeri. Avuto i,l « via » dallo Stato, l'Agenzia, che do,vrebbe disporre di una certa autonomia operativa, co,struirà scuole, strade, ecc.: come « strumento orizzontale dello Stato che abolisce il verticalismo eco,nomico del setto-re pubblico ». Questo co,ncetto, secondo quanto riferisce Alberto Cavallari 9 , sarebbe stato mes 1 so a punto dai pro,gettisti del Rapporto 80 del Ministero del. Bilancio•. Anche 1'011. Colombo, tra i provvedimenti da a•dottare a 8 « Il Giorno» del 23 febbraio 1969. 9 « Il Corriere della Sera» del 16 febbraio 1969. 64 Bibiiotecaginobianco

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