Argomenti tratti; per la registrazione dei contratti alla Corte dei Conti, hanno raggiunto, nel caso considerato: intervalli varianti da un minimo di circa un anrno ad un massimo di oltre 900 giorni; per molte delle opere 1 tempi si aggirano mediamente su oltre 500 giorni. A questi si aggiungono i tempi necessari per l'esecuzione materiale dei lavori, che sono accompagnati da una serie di adempi1nenti procedurali di natura an1ministrativa (controlli, revisioni, collaudi, ecc.) i quali allungano ulteriormente il periodo occorrente per il completamento delle opere ». Un altro esempio lampante dei ritardi di esecuzione, riferito dall'on. Colombo, riguarda la legge per l'edilizia scolastica. Il progetto relativo fu approvato dal Governo il 22 dicembre 1965, diventò legge co,n la pubblicazione n-ella Gazzetta Ufficiale il 28 agosto 196 7, finora nessuna aula è stata costruita! Nella replica al Senato, Colombo ha fatto un po' la storia di questa legge e della sua attuazione, una « legge che fu ritenuta particolarmente qualificante, non solo per l'onere finanziario che lo Stato si accollava, ma soprattutto perché chiamava a parteci,pare alle decisioni dei programmi e della loro attuazione quelle che si definiscono le istanze della periferia al livello provinciale. E ciò attraverso un co,mplicato meccanismo di proposte che, partendo dalle singole p,rovince del paese, attraverso i comitati regionali della scuola e della pro,grammazione giungessero, dopo il filtro dei Ministeri dei Lavori Pubblici e della Pubblica Istruzione, al CIPE ». Inso,mma, tutto un meccanismo burocratico complesso, di controlli, paireri e « filtri » vari, che hanno fatto esclamare al Ministro: « con il passo di oggi forse tra molti anni si cominceranno a costruire le pri1ne aule ». Altro esempio illuminante è stato fornito, sempre dall'on. Colombo, a proposito della legge p•er la ricostruzione delle zone colpite dalle alluvioni i,n Piemonte: in questa legge sono state introdotte norme tali da renderla inoperante per le i,nframn1ettenze che si verificano tra amministrazione centrale e quelle periferiche degli enti locali. Potremmo ancora ricordare quanto non è stato fatto dalla GESCAL a causa di una legge istitutiva che è quanto mai complessa e macchinosa. Ci piace ri,portare solamente qt1anto è stato previsto per l'attuazione della legge speciale per la Calabria, approvata il 28 marzo 1968. Per attuare il necessario coordinamento e l'organicità dei vari interventi ordinari e straordinari 5 è stato stabilito quanto segue: al vertice vi è il Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno, il quale formula le « direttive » e la Cassa, che d'intesa con il Comitato Tecnico 1 di Coordinamento pre·dispone ì programmi da sottoporre alla successiva approvazione del Minis,tro per il Mezzogiorno (che ha impartito le direttive s « Avanti! .» del 2 gennaio 1969. 61 Bibiiotecaginobianco
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