Note della Redazione la costruzione di una strada privata, alla Cala di Mitigliano, che avrebbe comportato una gigantesca lo,ttizzazione in una delle località più suggestive - e soggetta a vincolo paesiszico - presso la Punta della Campanella. Naturalmente il mirzistro, prinza di giungere al drastico provvedimento, ha cercato di responsabilizzare il Comune di Massalubren,se, invitandolo a riesarni11are la licenza concessa alla società in1mobiliare ET A. Lo ha fatto, pero, senza J?oter conseguire un risultato utile, in quanto i lavori, al cantiere di Mitigliano, sono proseguiti con raddoppiata intensità: si sperava, evidentemente, di creare il « fatto co111piuto >> e di far digerire, così, all'opinione pubblica ed alle stesse autorità governative, un'altra - e tra le più orrende - devastazioni paesaggistiche della penisola sorrentina. Il Comune di Massalubrense, del resto, non ha tenuto conto neppure di una ordinanza della Sezione Urbanistica Regionale la quale, avendo rilevato che i lavori erano abusivi e che la licenza era illegale, aveva invitato il Sindaco ( l'avv. Persico) a sospendere ogni attività. In precedenza, anche la "Sezione sorrentina di Italia Nostra, presieduta dall'ing. Mario Maresca, aveva fatto altrettanto, lanciando un appello subito raccolto dalla stanipa nazionle (a corninciare da « Il Mattino ») e dalle forze politiche più avanzate (c'è stato subito un interessamento dell'on. Pietro Lezzi, dell'on. Francesco Con1pagna e del sen. Manlio Rossi Daria). Per tutta risposta, però, i lavori sono proseguiti anche di notte, mentre la società ET A ( i cui interessi sono curati dall' avv. Roberto Cava) ha querelato l'ing. Maresca; si è trattato, ovvia1nente, di un atto intùnidatorio rivolto a colpire quella « voce » che per prima aveva denunciato le gravi irregolarità dell'immobiliare napoletana. È stato allora che il ministro Mancini ha inviato sul posto due ispettori ( invano intercettati dall'avv. Roberto Cava) i quali hanno constatato che la licenza concessa dal Coniitne alla società ET A era abusiva, i,z quanto prevedeva, contemporaneamente, un'opera di urbanizzazione ed una lottizzazione (250 vani disseminati in una ventina di villette). Al rapporto dei due ispettori ha fatto seguito, in1111ediata111ente,il decreto del 1ninistro che ha sospeso gli effetti della licenza preannunciandone, entro sei 1nesi, la definitiva revoca. Certo, si può dire che, con l'episodio della Cala di Mitigliano, non è stata solo scongiurata una 111.ostruosa speculazione edilizia, nia è stata sconfitta, e speriamo non provvisoria111ente, l'alleanza tra due spregiudicati ambienti: quello politico (dernocristiano) e quello dell'imprenditorialità edilizia; due an1bienti non occasionalmente alleati. sui quali ricade gran parte della responsabilità per le scandalose manomissioni del paesaggio sorrentino fin qui compiute. Le vicende urbanistiche di Capri e di Massalubrense, comunque, sollevano un problema molto più ampio: la difesa dei valori naturali è un problema d( cultura e di democrazia. Non a caso le speculazioni si possono progettare in quelle zone in cui la tradizionale carenza dei controlli pubblici si accoppia con la mortificazione e la degradazione dell'autonomia comunale. 41 Bibliotecaginobianco
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