Nord e Sud - anno XVI - n. 112 - aprile 1969

Note della Redazione· intellettuale piuttosto che di « quadri» per lo sviluppo del Mezzogiorno; dall'abbondanza di magisteri e dalla penuria di politecnici. Pessimismo, dunque, circa l'apporto che dagli a1nbienti locali, enti e persone, può derivare perché la via meridionalistica ~ella sviluppo dell'università italiana cancelli la via cialtronesca dello sviluppo (o nieglio « non sviluppo») dell'università 1neridionale. A questo pessimismo dànno molto aliniento iniziative come quelle di cui « Nord e Sud» ha parlato già alcuni mesi fa, il « magistero » di Nola e la «facoltà» di sociologia di Castellanimare di Stabia. La prima di queste due « creature sperdute », il magistero di Nola, pare segni il passo; ed è bene. La seconda invece, più autorevolniente protetta, va avanti. E co·me vada avanti lo apprendiamo da un articolo apparso sul « Mattino » del 24 marzo, in cui vistosamente si annuncia la nascita ufficiale clell'Istituto di Sociologia, e lo si ribattezza tout court « nuova università in Ca,npania ». « Quanto di nuovo freme nell' a1nbiente italiano degli studi » chiosa l'ignoto articolista, è presente a Castellammare, più precisamente nelle Terme stabiane, dove i quattrocento allievi ( tanti sarebbero i malcapitati) « trovano un ·ambiente sereno, luminoso in una cornice naturale leggiadra » ( si sorvola, evidenteniente, sugli uricemici e gottosi che frequentano il medesimo ambiente, 1na forse i « fremiti degli studi italiani» illeggiadriscono anche quelli). Co·munque, agli aspiranti sociologi sono riservati oltre che «fremiti» anche « f er1nenti », « nuovi » natural,nente, in quanto originati - ci i1iforma ,r.q,nipre « Il Mattino» - da « nuove sollecitazioni dialettiche, da nuove visioni di vecchi problemi ». Fren1iti, fermenti, sollecitazioni e visioni si suddividono equamente tra le « n1aterie di laurea »: si spazia generosa111ente dalla « sociologia del tempo libero » alla « 1nercatisLica », dalla « igiene nucleare » alla « medicina sportiva», dalla « storia del giornalismo » alla « metodologia dell'atteggiamento psico-attitudinale». Si tratta - aggiunge l'çirticolista - di « strumenti nuovi per la formazione della futura classe dirigente meridionale ». All'uso di siffatti stru111enti, gli allievi verranno addestrati da un « gruppo di docenti giovani e anziani, tra cui alcuni di fama», tutti « anin1ati da entusiasmo vivissin10 ». E qui seguono i non1i. C'è qualche cattedratico di quella facoltà di ,neclicina napoletana che da due mesi è paralizzata per la protesta degli assistenti contro i 1netodi baronali degli ordinari. E ci sono nomi extra universitari, alcuni ignoti, altri meno. Tra questi ultimi, un giornalista, apprezzato rievocatore delle glorie della canzone napoletana; e un avvocato, di ascendenza autorevole, che di recente ha dato conto di sé come difensore della società che ha intrapreso la « valorizzazione residenziale » della Cala di Mitigliano. Nell'università stabiese, co,nunque, gli echi delle polemiche universitarie napoletane e delle vicende edilizie sorrentine resteranno fuori. L'ambiente è leggiadro, ci ricorda « Il Mattino», e quindi propizio alla creazione di « una fascia di cordialità. costruttiva»; tanto più che « l'/ stituto di sociologia non ha cattedre e sottocattedre, baroni e vassalli: i docenti lavorano insieme con gli 38 Bibiiotecaginobianco

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