Nord e Sud - anno XVI - n. 112 - aprile 1969

Il novissimo impegno spesso a causa di quel discutibilissimo principio che è la coerenza, a,d avalla·re, m·agari col silenzio, certe fallimentari iniziative e certi esperimenti p1 olitici disastrosi eh-e vengono da quel1'a parte alla quale egli h·a ,dato la su,a sp·esso incauta adesion·e. Ne·utralità dell'artista, quindi? rito1rno alla vecchia formula dell'art pour l'art? Neanche questo è giusto, se è vero, come dice ancora Adorno, che « non ·c'è 1 nes:sun contenuto, nessuna categoria formale d'un·a poesia ch·e, pe:r quanto· trasfo 1 rm1ati misteriosa,m 1 ente, per quanto nas,co,sti a se stessi, non derivino 1daJla realtà empirica d·a cui si sono· staccati ,con un'·aspna lotta ». Non quindi neutralità •dell'artista, diremmo, e nepp.ure quel « disimpegno» di cui, come p·er contracco1po, .da alcuni anni ·si va parlando, bensì una sua mag·giore « dispo-nibilità », una sua totale, ed incondizion.ata apertura ve.rso tutte le so,llecitazio·ni, tutte le eisigenze, siano ·esse -di giustizi,a o di lib,ertà, del m.o•n.dom, o,derno, senza quelle sclerotizzazioni id·eolo,giche pre,suntuosa,m-ente· convinte che i)lb·en•ee il male si po,ssano, dividere con un taglio netto, ove invece la di,alettica storica, l'alternanza di p,o,sitivo e negativ·o·, costituiscon,o un dato insopprimibile de1 l rea.le, che so1 lo una grossolana p·ro1piaganda p•olitica può n.egare o tacere. Ma l'o:nestà intellettuale dell'a,rtista, il cui compito è -sempre quello di •coglie·re « l'universale », non può sottrarsi a questo dato e la sua sensibilità deve -es.sere sempre disponibile a denunziare, chiunque esso sia, colui ch,e « tiene puntata la pistola contro il petto dell'uomo>}. Non quindi un imp·egno est·rinseco, m•a una letteratu·ra come co,no,scenza che riesca a manifestare « l'essenza » della realtà, il suo vero essere. Al.l'art pour l'art come all' en.gagement e-ste·riore, A·dorno op1 pon,e un'attività artistica che superi l'immediatezz·a, cogliendo, invece, diremmo,, il nucleo •numerico del1 la realtà sociale. Solo che, come ha notato Vittorio Saltini (« L'Espriesso», 29 dicembre 1968), « per Ado,rno la realtà contempo.ranea è puro errore, è 'Auschwitz' anche fuori di Auschwitz », per cui è conseguente la sua convinzione che fra ·gli scritto·ri contemporanei soltanto autori com.e Kafka e Beckett « 1 esercitano un'efficacia di fro1 nte alla quale le poesie ufficialmente im,pe·gn,ate sem1 brano giochetti puerili, pro,vocano quel 1 l'.a,nsia su cui l'esistenzialismo si limita a discutere ». Co,nti·ene ,certamente la ·s.ua rp·air 1te di verità l'afferimazio,ne di Adorno per cui « c1 hi p:er una volta sia stato travolto da Kafka ha perduto la p·ace co1 n il mondo e non riesce più a,d accontentarsi d:el giudizio ch·e definisce malvagio il corso degli avvenimenti mondani », ma ci p-are che, forse perché persuaso della b•ontà teoretica della sua tesi 31 Bibiiotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==