Nord e Sud - anno XVI - n. 112 - aprile 1969

Lanfranco Orsini essere « quelli che sono, nel senso ch,e sono quali la so,cietà li desidera » ma di essere ,quali la società non li desidera, di gridare alla società (o· nel deserto: che importa? o,ltre il deserto c'è anco·ra e di nuovo· la comunità) che se i calciato,ri durano. più dei letterati no·n sono i letterati a doversene sentire mortificati ma la società in ,cui diò avviene, p,erché in tal caso essa è degna dei calciatori e non dei letterati. Perché vergognarsi della parola arte? ( « Discorrevo con Moravia di cose della nostra p,rofession·e: di chiamarla arte mi vergo·gno· perfino » ). Perché « anche noi » rideremmo in faccia a Pirandello se questi ripetesse oggi il suo dilemma: la vita o la si vive o la si scrive? Perché rinnegarsi da sé p·roolamando che il termine « artista » ,ci suona « non atte·ndibile né pulito », e « lascia dietro di sé una scia sosp,etta, maleo·dorante? ». Sono domande retoriche in quanto i1 l perché lo sappiamo benissimo tutti, e non sia·mo così adolescenti da no·n avvertire il pudore di certe parole e la retorica di certi miti o la loro insufficienza (o res,po·nsabi,lità) di fronte alla storia recente. Avvertiamo il complesso d'inferiorità che lo scrittore di oggi non può no·n provare di fronte alla scienza e al1 la tecnica, ·alla trasfo,rmazione totale cl1e esse di giorno in giorno p1ro·ducon,o intorn•o• a noi, dentro noi. E con qu-esto? Vuol dire che la letteratura, quella vera, è ,diventata oggi assai più ·difficile e al tempo stesso più necessaria a salvar,ci. E fosse p·ure nient'altro che un'illusio,ne da don Chiscioitte, lo s·crittore ,che nella co1 scienza .dei pro·p.ri limiti non abbia il senso di quel'lo che la lettera,tura è o ,dev'essere e non abbia il co,ra,ggio e la fede di crede.rei ·anche in un mo·ndo dove i cailciato,ri « durano di più » e Rita Pavone è un'artista, farà cosa' nobile smettendo di scrivere e soffrendo in silenzio la sua degnissima ed umanissima crisi, senza con,tribuire a mortificare egli stesso, c1 on la sua vo,ce, la dignità dei valori e ,della pair,ola. LANFRANCO ORSINI 28 Bibiiotecaginobianco

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