Lanfranco Orsini dove « il re1 alismo è più che u·n semplice espediente della te·cnica, è una ve,ndetta •metafisica, lo scoppio -di una s•egi,eta voluttà », e che ci mostrano ch,e lo scrittore dev'essere per i suoi perso·naggi, per trasmettere int,ero ,da essi i1 l prop·rio mess_ag.gio. incidendo la viva pi,età di chi legge, quel che la vita è per l'uomo: un im·placabile credito,re. * * * Il rapporto sarà forse p-iù facile, non di dip-endenza né di tirannia ma di spontanea e connaturale simbiosi, quan,do nel ruo1o di intellettuale il personaggio è direttamente p,artecip·e e p1o(rtatore dei probìemi ide·o,logici che hanno ,spinto l'auto-re a crearlo. Eppu-re pro•prio in tal caso rischia ·più volte riuscire di quelli che me·no facilmente convincon·o, dice AJ.dous Huxley (in Point counter point, taccuino di Philip Quarles) perché « scrivere intorno a p·ersone che hanno delle idee da esprimere esclude· tutti, tranne lo 0,01 per cento della razza umana ». E sarà fo-rse per questo (ma non solo p,er questo) ·che è così raro tro·varlo nei libri dei romanzieri italiani. « L'intel1ettuale è l'unico personaggio, che manca nella nostra narrz.tiva ». Questa affermazione di Philip Rahv in lmage and I dea ( 1949), dove si sostiene che gli scrittori americani hanno abb,racc1ato a tal punto il culto dell'esperienza, sono stati così indifferer1ti alla ,problematica e alla sp,eculazio•ne, che tutto si può trovare n•ei lo,ro, ro-manzi fuo·rché le idee, potrebb'essere dunque, in certo qual mo,d,o, estesa alla n-arrativa italiana? No,n diremmo cl1e i narrato-ri nostrani abbiano anch'essi « abbracciato a tal punto il culto dell'esp,erienza », ma appare inn-egabile, se paragoniamo i nostri ro1 m-a.nzi e soprattutto i p1 ersonaggi che li popolano a quelli della narrativa francese o t,edesca od inglese, che la figura del, l'intellettuale, che la problematica culturale· sia stranamente, soverchiamente al margine negl'interessi dei nostri scrittori. E basta pensa:r,e un momento ai protagonisti ·dei libri di un Thomas Mann o di un Resse, di un Broch o di un Mu·sil, di un Oamus o •di un Gide o di un Hux-ley, con l1 e tematiche che essi si portano· dietro e discettano e vivo,no, 1 p·er rilevare, senza bisogno di ulte,riori esemplificazioni, quale d1 iversità di orizzonti, q-uale carenza co,ndizion.ata o congenita di partecipazione dialettica alla p·ro,ble1n,atic,a intellettuale moderna riVieli la narrativa italiana. È u,na co·nstatazione ·non nuov·a p,er no,i, ma che ha trov·ato partico 1 la1re conferma, e incentivo a p1iù specifiche· rifle·ssio,ni e 22 Bibiiotecaginobianco
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