Nord e Sud - anno XVI - n. 112 - aprile 1969

Lanfranco Orsini Fu do·m.andato una volta, per un'inchiesta che no·n a caso restò poi impubbli,cata, se non si pen:sasse che il giovane autore po1tesse venir aiutato dall'editing a,d ac·quisire un « buo·n livello tecnico ». Anche ammettendolo, in u·na p,roduzione co,sì inflazion·ata come quella dei nostri tempi non sarebbe poi troppo male che chi non sa co,nquistare da sé, come ogni scritto,re ch·e si rispetti ha semp,re fatto·, il suo « buon livello tecnico », chi ha anco,ra bisogno di « pulitura formale» non app•rodasse al volume (e qui il discorso si complica, investen.do l'obiettività del consulente e.dito·riale, che invece rifiuta a vdlte cose ottime solo p·erché non rispondo,no ai suoi gusti personali o di ten.denz·a). T'anto piì1, riprenden,do quanto ,p,rim.a si è detto, si contesta l'utilità e la liceità dell'editing verso gli auto,ri non esordienti o ad,dirittura affermati. Sono l,e stesse ragioni che giustificano l'esistenza dello- scrittore in quanto individuo ed artista ad essere così min·acciate. E,d è ·p:iù ,che mai nec·essario, in quest'epo,ca ap1 parentemente li,beralissima, m1 a i,n effietti 1conrfo,rmi1siti 1 ca strutt,urata e livellatrice, che almeno il lavoro dello scrittorie venga salv·ato in quanto ha di liberamente creatore, individu.ale, privato. Su questo punto non sarà mai tro•p·p·a l'intransigenza per evitare che in un futuro . ' . . . . p1u o meno v1,c1no un rom,anzo - ,se ancora s1 scriveranno romanzi - non si ridu,ca a un p·rodotto confezionato n1 elle redazioni degli editori secondo p•recisi stilemi varianti da stagione a stagio,ne, e se ancora si stampi sulla cop1ertina nome e cog-n.ome di uno, scrittore questi non si,a, a ·conti fatti, che il « so,ggetti·sta » ,disinvoltamente estron1esso, dalla confezione ,dell'oper~. Accade di norma nel cinema, durante la lavorazione di un film, che la stessa scen·a sia rip•etuta sette otto volte di seguito, ed il regista ogni volta intervenga suggerendo agli attori o•ra un gesto, ora un'espressione .del volto, ora u·n'inflessione di voce, fino a che quel frammento del film non gli semb-ri perfettamente realizzato secondo l'idea che egli segue e che vuole rimanga impressa sulla pelli,cola. Gli attori non son1 0 ·che mezzi .di cui egli si serve, la loro bravura consiste non già nel riviv,ere ori,ginalmente ciascuno la p·ropria parte ma nel saper a•derire il più docilmente p·ossibile alle intenzioni di lui p·er sentirla come egli p1 resc-rive che la si senta. E·d è giusto che sia •così, p·erché il film ·alla fine non sarà degli attori né del so·ggettista ,né -dello scrittore dei dialoghi ma sarà suo, del' regista, e si dirà Il silenzio di Bergman o Dies irae -di Dreyer o Blow up di Antoniani. Ma ricordino i consulenti editoriali e i di.rettori di collan.a ch·e fino a p11ov.a co,ntraria si dice Madame 20 ..... Bibiiotecag inobianco

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