Lo scrittore, oggi per un a·rtista, .del conformismo e della strumenta,lizzazio,ne, ma anche di con,side·rarne il lavoro, che esige sop,ra ttutto, per essere autentico, disinteressata obbedienza alla pro,pria vocazio 1 ne, come artigianato do·cilmente rivolto a bandire di stagio 1 ne in stagio 1 ne i temi corre·nti di una realtà quanto mai contingente, deterministica, meccanizzata. La quale, ovviamente, non può non esser prese11te nell'opera di u,n nàrratore se i suoi personaggi vo,rranno avere una ·dimensione co,ncreta, ma si .dovra sempre vederla non più nel suo dato meramente documen,taristico ma rielaborata dalla fantasia, come mezzo di cui questa si serve per attuarsi liberame·nte. Ciò che fa di Verga un poeta, ciò che lo rende vivo ancor oggi e per sempre è quanto di soggettivo, di lirico nel senso più am,pio della parola, egli ha infuso nella sua rappresentazione della realtà; né il realismo esclude~ aocanto all'interpretazione del reale, quella, più alta, del vero (e il vero, nell'arte, è l'oscuri,tà de1l'umano in cui p,enetrare per trarla tutta vivente alla luce), o della visione e del sogno. Kafka no,n è meno realista di \Terga. Per l'artista comunque - e so bene di affermare qualcosa che suonerà eretica a molti - il realiis,mo è un linguaggio, mezzo e non fine ( « ma,dame Bovary c'est moi_ ») magari contro ]a sua stessa intenzione. Tutto questo non toglie la responsabilità sociale dello scrittore, il suo impegno di intellettuale ,che si vorrebbe assai più intensamen,te p,artecipe nella vita politica e civile, soprattutto come presenza morale. Sicché dovrebb'essere chiaro che il disimpegno e per lui postulabile unicamente davanti alla pagina bianca se esso gli giovi ai fini di un più profondo, sincejro e libero impegno verso la propria interiorità e quindi verso l'indagine e la conoscenza de'1l'uomo; a questo deve servire il disimpegno, e non certo a un gioco formaile tanto peggiore ed ambiguo quando pretende di avere, median,te le nuove strutture (o, meglio, disintegrazioni) nar .. rative e poetiche, una funzione di critica e contestazio·ne all'interno del sistema, insomma di rottura o eversione sul piano so,ciale e politico: nel quale è necessaria anzitutto la comunicazione, e i linguaggi delle nuove avanguardie non sono certo i più idonei a comuni 1 care. La loro esperienza rimane meramente fo·rrr1a'1istica, in molto ·casi epi,dermica e ricreativa anche sul piano della ricerca da laboratorio, ·d'altronde utilissima se può servire a mostrare (n1a lo sa•p·piamo) che a rendere un contenuto un fatto di letteratura è essenzi,a,lmente e unicamente il linguaggio. La letteratura come gioco è davvero il più negativo dei .disimpegni nella sua ambivalenza letteraria e s,ociale: in questo senso le nuove avanguardie sono una 15 Biblio ecaginobianco
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