Nord e Sud - anno XVI - n. 112 - aprile 1969

Lanfranco Orsini senza dire che ogni esperienza non farà altro che accrescere la riochezza di comprensione e di problematica che egli possa tradur,re nell'arte. Se infine dallo scritto.re in qua·nto intellettuale si può e si d·e·ve esigere questa posizio·ne impegnata· e contestativa, è altretta,nto indisp-ensab,ile non ip.ot1 ecare l·a libe11tà dell'artista col prescrivergli p,articolari tematiche. Lo stesso Sa,rtre, che è stato uno dei princip·ali asisertori dell' engagement letterario, e che negli anni recenti è giunto ·ad affermare la gratuità ·d'elio scrive·re in un mondo in cui milioni .di ·persone muoiono di fame, opera un,a netta disti,nzione tra lo, scrittore, che deve esse1 re impegnato,, e i,l po-eta, l'artista, il musicista a cui 1nega ogni possibilità e do.v·e,re, sul piano de}l'arte, di engagement. Ma osiamo ade,sso, affermare che l'artista in quanto tale (m.agari senza volerlo o ·sap,erlo) è co,ntestatore. Il contrasto, scoperto dal Romanticismo, tra artista - co,me dicevano al,lora - e borghese ha necessariamente adattato i suoi termini alla mutata realtà so·ciologica e persiste, sostanzialmente il mede 4 simo, tra apooa,littici ed integrati. È u,n contrasto costituzionale, biolo,gico, di p,er se stesso contestatario. Chi non lo avverte non è in tellettua1e né artista. Che un·a tut 1ta esteriore e contingente adesione al proprio ten1po equivalga in sostanza ,a un disimpegno• v,erso le ragioni profonde di uno scrit,to,re, 10 1 dimostrò il po1stulato della letteratura industriale, reolam,ata into,rno agli anni sessa·nta da quella rivista; il « Menabò », che fu tra le p·rime a lanciare gli speri,ment,alismi e gli aless,an,drini,smi formali degli ultimi anni. Dichiararo·no, allora esser quella l'uni 1 ca letteratura 01 ggi ,,ali,da, in qu·~·nto· oggi sa.re·bbe il rapipo,rto tra l'individuo e l'industria a co,stitui·re il pro,ble·ma fo·ndamentale dell'uomo•; e.d essa si rivelò i,nvece be·n p,resto un fatto quasi so.Jtanto- di moida, sup,erato in ·appena qualche stagione, e di lì a poco qualcuno dei suoi stessi fauto,ri a·mmetteva che que.l conclamato rap 1 porto n,o:n fosse (così ·all'imp:rovviso) più attuale e che la narrativa ,dovesse tornare all'interio·rizzazio,ne dei perso,n,aggi e dei temi, mentre prima qualche altro era giunto 1 a chie•d·e'.rsip1 aradossalmente se uno scrittore che non avesse avuto la ventura di vivere in una fabb·rica non dovesse smettere di scrive 1 re. Carlo Bo parlava di « nuov•a Arcadia scientifica », altri aincora di feiticiismo verso il mon,do industriale e di frenesia di ricerca e parossismo definitorio che si ris,contravano in quel famoso 1 n,umero 4 de,l « Menabò » (l'UJltim·o numero - 9, 1966 - avanzò quale p•roposta di turno la « letteratura come storiografia » ). Seguire di voilta in volta siffatte susseguentisi istanze non solo comporta il rischio, esiziale 14 Bibiiotecag inobianco

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