Gabriele Catalano forme ufficiali e la presunzione scientista del tempo. Una ribellione, bisogna precisare, compiuta naturalmente dal suo punto di vista di ricco e disincantato borghese, a cui erano estranei i fermenti rivoluzionari e la carica umana d'un Valera o d'un Cameroni. Si intende che le preferenze del Mariani vadano a ragione per la rivolta tutta letteraria d'un Dossi piuttosto che per i generosi tentativi anarcoidi degli altri. Poiché egli ha trattato la storia d'un « momento.,> letterario e non dello sviluppo della coscienza socialista in Italia, senza peraltro ignorare che questa coscienza l1a permeato anche il « momento » storico-letterario caratterizzato dalla aristocratica rivolta degli Scapigliati. E di questa sostanziale correlazione l'ultima parte del libro, che esamina appunto la cosiddetta Scapigliatura democratica, dà testimonianze e illumin,azioni sagaci. Nel confrontare in proposito alcune opinioni del Mariani con quelle di altri esegeti a lui metodologicamente affini, ci si rende conto di come egli, in questo caso, sia storico della cultura e interprete di poesia lucidan1ente più comprensivo. Basti un can1pione: la condanna espressa dal Russo su Cesare Tronconi, « iniziatore di quella letteratura erotico-sociale che, con prurito di sedicenti problemi sociali, fin d'allora fondò la sua solida tradizione nella metropoli lombarda, che anche oggi conta rappresentanti sempre attivi e servizievoli nel cogliere e interpretare gli umori più malsani del grosso pubblico dei clienti » (Russo), e di contro l'equanime rivalutazione del Mariani, che osserva la serietà del « gusto pamphlétaire di questo scrittore, pronto ad agitare problemi di vita n1orale e questioni che toccano il vivo della società contemporanea» e trovano un non comune riferimento nell'anticonformismo laicista del Cattaneo. « In tal senso», prosegue il Mariani, « va interpretato l'antimanzonismo tronconiano che il Croce per il primo individuò con grande acume ricordando come il Tronconi si proponesse una funzione di ' guida morale ', in contrapposizione all'analogo atteggiamento assunto dal Manzoni nella società del suo tempo». È una tra le tante, che si potrebbero addurre, prove di buon gusto storicista, che il lettore facilmente riconferma anche dietro qualche pregiudiziale simp,atia (e certo è possibile che il consenso per il Dossi venga i~ealmente o meglio ideologican1ente ad affiancarsi a quello per il De Marchi), ma si tratta di simpatie forse dettate dall'ambizione di costituire alla fine •un opus finitum, in senso etico e moderno, dove le sconfitte dei molti sembrano compiersi a risalto della salvezza dei pochi. GABRIELE CATALANO --- -------------------- Direttore Responsabile: Francesco Compagna - Condirettore: Giuseppe Galasso - Vice-direttore: Rosell1na Balbi - Segretario di Redazione: Renato Cappa - Redattore capo: Ernesto Mazzetti. Tipografia « La Buona Stampa », Via Roma 424, Napoli - Spedizione in abbonamento postale. Gruppo III - Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Napoli N. 1324, 26 gennaio 1960. Printed in Italy - Tutti i diritti di proprietà letteraria ed art. riservati. Bibiiotecaginob.ianco
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