Nord e Sud - anno XVI - n. 112 - aprile 1969

' LETTERA TURA La Scapigliatura, veicolo di protesta di Gabriele Catalano ::• Dichiarazioni di ii1sofferenza antitradizionalè non è dato. di cogliere in maniera omogen·ea nell,a letteratura me~idionale del secon,do Ottocento prima del verismo, e anche in questo con molta cautela e fatica. Al contrario, già nei decenni successivi al 'SO, in Lombardia esp•lodeva una letteratura di p•rotesta, la Scapigliatura, vuoi per cause intrinseche alla stessa cultura letteraria che si mis11rava con l'influenza tirannica del Manzoni e col minor ro1nanticismo lassu piu diramato e piu consapevole, vuoi ,per l'innegabile divario di condizioni sociali ed economiche in generale, che quella regione - e con essa il Piemonte, altra dislocazione della Scapigliatura - presentava nei confronti dei paesi del Meridione, anche quelli certamente non sprovvisti di recenti consuetudini e fermenti culturali (si pensi al vasto moto dell'Illumir1ismo napoletano), ma che erano per lo più rivolti alla speculazione filosofica e meno al rinnovamento delle forme letterarie. I lombardi si dettero invece il « lusso» di un'autentica rivolta e fecero storia. Che fosse un lusso, non certo per la serietà con cui si comportarono esistenzialmente da anticonformisti e da sradicati, ma per l'eccesso e la disinvoltura con cui portaro,no sulla pagina i loro proposi ti di rottura, lo di,mostra quel tanto di plaisanterie con cui si diedero a demolire la tradizione, e che in qualche modo· si ricollega allo spirito lombardo considerato come categoria a sé stante, tanto che il Madini anni or sono ritrovava con generosa pedanteria fin nel Medioevo, cioè tra i chierici gaudenti, una prima manifestazione di « scapigliatura » 1neneghina. Il lusso coincide in loro con la straordinaria agilità con cui tendono (anche se qualcosa del ceppo illuministico-manzoniano persiste sempre) a disancorarsi dall'ieri e a sbrogliarsi dalla finzione degli schemi classici, che per molti meridionaH, come il Parzanese, pur partecipi letterariamente del manzonismo lombardo, costituivano una seconda pelle difficile da scuotersi. Le diversità socio-culturali, con il progressivo affer.marsi di un già delineato dinamismo tecnolo,gico e in- * La Storia della Scapigliatura di Gaetano Mariani è stata già recensita dalla nostra rivista (cfr. Antonio Palermo, Tutto sugli Scapigliati, « Nord e Sud», marzo 1968). Riteniamo comunque interessante tornare sull'argomento con questo scritto di Gabriele Catalano, che ripropone la lettura dell'opera nel quadro di un discorso più ampio ris~tto a quello di una semplice recensione. 113 B.bi iiotecaginobianco

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