" Per l'Irpinia: che fare dimensioni adeguate, co1 n buone attrezzature, servite da un corpo insegnante numeroso e residente sul posto, caratterizzato da una forte emulazione tra gli studenti e tra gli insegnanti; e che essa, viceversa, verrà a mancare, con palese danno, per i giovani, se qt1esti resteranno in gran parte dispersi in scuole troppo numerose, poco attrezzate, provviste in gran parte di insegnanti provvisori e non residenti. È una grossa e difficile scelta, quella che dovremo fare per gli anni prossimi: meglio 15 grossi centri scolastici bene attrezzati e razio11almente situati, che 30 mal funzionanti e poco stimolati a rinnovarsi; meglio costruire in pochi centri, accanto a ben attrezzati istituti, case residenziali per gli studenti provenienti dai paesi più lo·ntani, cl1e costruirne di più numerò.si e poi lasciarli in p·reda ad una vita grama. E veniamo al discorso sulla industrializzazione. La prima domanda alla quale dobbiamo una risposta è quella sul tipo di industrializzazio 1 ne, al quale possiamo puntare. La prima sicura risposta che possiamo dare è che da noi è impensabile la creazione di un compatto tessuto industriale tale da travolgere la tradizionale economia agraria, sia pL1re di una parte solitanto del territorio, e da conferire ad essa i caratteri di una società 11rbanizzata. Una tale prospettiva mancherebbe, infatti, di og11i fondamento e non sarebbe nemmeno augurabile. Il carattere e la struttura della nostra regione, la sua stessa posizion·e e configurazione, consento,no, viceversa, di preconizzare un diverso tipo di industrializzazione, coordinato e integrato nella riordinata realtà della società agricola tradizionale. Due so-stanzialmente appaiono, infatti, i proces6i di industrializzazione da prendere in co·nsiderazione: una partecipazione diretta o indiretta alla p,rossima industrializzazio,ne del vicino Piano Campano di Napoli e Caserta e la diretta industrializzazione di alcune aree interne della pro1 vincia, piu adatte all'insediamento di impianti industriali di medie dimensioni. Per l'uno e per l'altro, la comp 1 leta rottura dell'isolamento nei modi indicati e il completamento delle attrezzature civili sono condizioni fondamentali. In relazio 1 ne al primo di quei possibili processi dovremmo puntare - ed una specifica azione al riguardo va al più presto p1 recisata, programmata e messa in atto, - da un lato, sulla localizzazio,ne in aree adatte della provincia, situate ai margini della Pianura campana, di un certo numero di stabilimenti complementari alla grande industria (anzitutto l'Alfa Sud) che verrà a sorgere in quella pianura; dall'altro, sul collocamento sia nelle industrie principali che in quelle com105 Bi biiotecaginobianco
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