J\1.an,lioRossi Daria Con riferin1ento al secondo degli obiettivi di una politica di sviluppo della nostra provincia, do·vrò essere - per ragioni di tempo - 11ecessariamente più breve. Il seco·ndo obiettivo, d'una ·po1 litica di svilup•po - anch'esso, con1e il precedente, di carattere preliminare e condiziona11te rispetto agli altri direttamente economici - è quello del completamento· delle attrezzatu·re civili. Co,me dirò meglio in seguito, lo sviluppo economico della nostra provincia è so,lo possibile a tre condizioni: 1) di essere uno sviluppo integrato, ossia diretto a creare un'economia mista agricolo-industriale-turistica; 2) di essere uno sviluppo collegato, ossia saldamente agganciato allo, sviluppo delle provincie contermini e a quello· dell'intero paese; 3) di essere uno sviluppo qualificato, ossia indirizzato ad attività economiche e a qualifiche professionali di livello, superiore alla m.edia. Per assumere questi caratteri, oltre che una integrale rottura dell'isolamento ed una elevata mobilità delle p·opolazioni, è necessario assicurare in elevato, grado il funzionamento• delle fondamentali attrezzature civili, sia come impianti che come servizi. Ho già avuto occasione di dire che, a questo riguardo, la provincia di Avellino ha fatto, negli anni passati p·iù progressi di quanti non ne abbiano fatti altre provincie meridionali, anche perché migliore nel comp.fesso era la situ·azione lasciata qui in retaggio dai secoli precedenti. Non per nu1 lla è la nostra una delle regioni di più antico insediamento umano e di più antica civiltà del nostro paese. La strada da percorrere è, tuttavia, ancora molta, prima di raggiungere livelli corrispo·ndenti alle esigenze sociali in questa fine di secolo ventesimo. Quando, tuttavia, la strada da percorrere è molta e i mezzi so110 - come inevitabilmente sono - limitati, l'importante è evitare gli sperperi, badare alla sostanza più che all'apparenza, stabi 1 lire con chiarezza l'ordine delle prio,rità ed agire, quindi, in base a programmi ben studiati e no1 n, come si è fatto in troppa parte finora, alla spicciolata e in funzione del capriccioso e discontinuo gioco delle accidentali influenze po1 litiche ed eletto,rali. Tre ordini di considerazioni dovrebbero, pertanto,, ispirare costantemente l'azione e le scelte nel vasto e costoso settore delle attrezzature civili: 1) tener sempre presenti le caratteristiche strutturali della provincia; 2) razionalizzare al massimo gli investimenti; 3) dare la precedenza e la preminenza alle attrezzature e ai servizi educativi. Le caratteristiche strutturali della provincia sono quelle che ho già' ricordato prima: un territorio di 2.800 km. 2 , interamente popolato, 450 mila abitanti distribuiti, co·n densità variabili dai 90 ai 400 per km2 , in 120 Comuni di varia grandezza d·a 1000 a 5000 unità ciascuno (co,n le 102 Bibiiotecaginobianco
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