Nord e Sud - anno XVI - n. 112 - aprile 1969

Manlio Rossi Daria Il secondo problema, quel1lo del,l•e manutenzioni, ha, di fatto, u11a portata nazionale e andrà risolto per legge al più presto a questo livello. In epoca di intensa motorizzazione è assurdo, infatti, che una gran parte della viabilità principale resti classificata sotto l'etichetta di provinciale, comunale o di bonifica e resti, quindi, affidata alle cure manutentorie di enti che no,n hanno né i mezzi finanziari né l'attrezzatura tecnica necessari a garantirle. La rete stradale tutta intera è o·ggi divenuta di grande e generale circolazione e deve essere, quindi, affidata per la conservazione e la manutenzio11e, ad organi tecnici - siano essi nazionali, regio,nali o interregionali - unitari, strutturati in modo da provvedere al compito i11 modo regolare e continuativo. Nei riguardi del terrzo problema, ossia della sistemazione e dell'ulteriore sviluppo della viabilità minore, bisogna chiaramente rico,noscere che esso, nella nostra provincia, non ha solo rilevanza ai fini del riordinamento e del potenziamento dell'agricoltura - co·me generalmente si dice - ma ai fini stessi del futuro generale assetto economico e civile della provincia. Questa, infatti, articolata come è in 120 Comuni, ha oltre un terzo della popolazione sparsa in campagna, in case isolate o in piccole frazio 1 ni e una tale forma di insediamento può restare vitale e conveniente anche in avvenire, purché non la si condanni all'autodistruzion.e condannando gli abitanti ad un isolamento divenuto oggi assurdo. Si tratta di 150 mila dei nostri 450 mila abitanti; si tratta di 40 mila almeno delle nostre 120 mila abitazioni, che debbono essere tolte dall'isolamento non solo perché solo a questa co·ndizio.ne potrà aversi un moderno riassetto dell'agricoltura, ma perché in molti casi quelle ·abitazioni potranno - come dirò in seguito - sen,ire di residenza a chi lavora altrove ed ospitare nei m'esi estivi gli abitanti delle città, che semp•re più numero,si andranno in cerca di aria buona e della quiete dei campi. Per quanto riguarda il quarto ordine di problemi - quello relativo alla organizzazione di un efficiente sistema di trasporti e di co municazioni - so di toccare una materia che in questi giorni è stata incandescente nella nostra provincia. Non i11tendo, ovviamente, entrare nella questione dell'ASITA - o,ggi arrivata a soluzione - se non per dire quel che tutti dovremmo tener presente, ossia che la crisi attuale - al di là delle continge11ti circostanze - è stata il riflesso di un rapido cambiamento di situazione per i trasporti pubblici determinato, da un lato, dalla stessa crescente rottura dell'isolamento e dalla conseguente maggiore mobilità delle persone e, dall'altro, dal rapidissimo sviluppo della mo,torizzazione privata, ossia di fenomeni in un certo senso oppo,sti l'uno all'altro e quindi tali da dover essere attentamente 100 Bibiiotecag inobianco

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