Nord e Sud - anno XVI - n. 111 - marzo 1969

... Gian Giacomo dell'Angelo stato co,munque indispensabile per rivedere alla luce delle attuali condizioni molte soluzio,ni concepite in con·dizioni diverse. Infatti no.n è mutato soltanto il rapporto tra terra e popolazione, ma si sono anche accresciute la disponibilità e la varietà degli stru·menti di intervento, la· cui scarsezza portava in passato ad affrontare in termini di bonifica problemi che oggi potrebbero trovare soluzioni più co·nfacenti se affrontati in termini diversi. 4. Dire delle ragioni che hanno portato dall'iniziale impostazione del primo progetto di programma alla stesura del capitolo sull'agricoltura, contenuto nel documento finale, compo,rterebbe il racconto della vicenda politica dell'ultimo quinquennio e quindi un discorso che esula dai fini di questo scritto. Certo, le preoccupazioni st1scitate da quella impostazione non potevano essere poche: gli incentivi non sarebbero più stati erogati, come avviene oggi, sulla base di criteri di estemporaneità, ma secondo un disegno organico riferito ad una intera zona e dedotto in termini conseguenziali da schemi di sviluppo definiti in funzione di obiettivi impegnanti, a livello nazionale e regionale, l'intero sistema eco,nomico e sociale; un nuovo sistema di assistenza tecnica ed eco•nomica avrebbe dovuto essere creato, sconfiggendo l'alibi della romantica concezione delle cattedre ambulanti e modificando di conseguenza la tradizionale struttura organizzativa del Ministero e dell'intero sistema delle istituzioni agrico1e; la funzio,ne di intermediazione creditizia, oggi delegata a organismi co·mmerciali di natura privatistica, avrebbe dovuto passare ai nuovi enti di sviluppo. Si sarebbe dovuto, inoltre, attivare rapidamente un sistema di corsi per l'adeguamento professionale dei tecnici ai compiti di assistenza e sarebbe stato necessario por mano ad alcuni importanti aggiornamenti legislativi, sia sul piano previdenziale, sia sul piano delle strutture, per co,nferire ad esse una mobilità oggi im.pedita da contrastanti sollecitazio·ni: quella dei blocchi contrattuali e degli anacronismi del fisco, da un lato, e, dall'altro, quella delle rendite che i mutui quarantennali e le indiscriminate integrazioni dei prezzi agricoli consentono di capitalizzare. Una impostazione del genere 110n poteva non mettere in allarme, come di fatto mise, l'intero establishment dell'agricoltura, tanto più che esso ha ormai assunto, vuoi per stanchezza vuoi per tornaconto, una co~notazione estremamente aggrovigliata per le co·mplesse interrelazioni che si sono determinate tra le sue varie componenti burocratiche, sindacali, tecniche e operative. Sicché esso, in qualunque punto• venga toccato, reagisce con tutta la sua rnole: un tempo, per affossare, come 94 Bibiiotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==