Nord e Sud - anno XVI - n. 111 - marzo 1969

Gian Giaco11io dell' A11gelo le condizioni di applicabilità degli incentivi, ma ne definirà altresì la misura e la forma». Infatti « l'adeguamento delle varie specie d'incentivi alle effettive condizioni dell'agricoltura ap·pare tanto più necessario in quanto le singole imprese oiperanti nelle zone conta-dine e di bonifica verranno sollecitate ad assumere impegni finanziari che generalmente trascendo·no le loro disponibilità di risparmio ». In stretta aderenza al primo progetto, anche il secondo attribuiva agli enti di sviluppo i compiti della predisposizione del piano zonale: « alla formazio•ne dei piani zonali pròvvederanno, nelle regio 1 ni dove essi operano, gli enti di sviluppo ... Nelle regioni in cui gli enti di sviluppo non sono ancora o,peranti (in attesa della loro istituzio,rie inserita nel quadro dell'ordinamento regionale), la formulazione dei vari piani zo-- nali avverrà provvisoriamente presso altri organismi che verranno indicati caso per caso ». Similmente poi a quanto era espresso nel primo progetto·, il secondo precisava gli interventi da considerare nel piano: « i piani affro·nteranno, là dove è necessario, il pro,blema della ristrutturazione delle unità aziendali ... e indicheran110 per ciascuna zona le econo1 mie esterne che l'azione pubblica dovrà realizzare, i servizi, i capitalì e le forme organizzative di cui occorre dotare le aziend·e agricole ... ». A seguito dell'approvazione da parte degli organi politici, il piano· zonale avrebbe quindi indicato - anche per il secondo, progetto - « le competenze esecutive dei vari operato,ri pubblici e privati. .. » e « in aderenza alle dispo·nibilità finanziarie precostituite in sede di programma, stabilirà la misura e la natura degli interventi ». Nel passag,gio dal secondo al terzo progetto, predisposto in bozze di stam·pa nel gennaio 1965, i riferimenti al piano zonale subiscono) una radicale revisio 1 ne. Rispetto al carattere operativo che, secondo la conce .. zione originaria, il piano stesso avrebbe dovuto avere, diventa preminente il carattere orientativo per il coordinamento a livello locale delle direttive programmatiche. Il compito di definire i modi della sua forma .. zione e i criteri di ap1plicazione viene genericamente attribuito al Ministero dell'agricoltura e delle foreste. La funzione degli enti, che originalmente avrebbe dovuto essere quella di formulare il piano in un contesto dialettico con gli interessi generali e particolari in causa, per sottoporlo poi a nome della collettività interessata, alla ap·provazione dei poteri competenti, si trasforma in quella di collaboratori degli organi ministeriali, nella fase di formulazione come nella fase esecutiva. Il testo del terzo progetto, che sarà quello· destinato a passare, con alcune mo-difiche·, nella edizione definitiva del Programma economico nazionale ap1 provato dal Parlamento, è il seguente: « allo scopo di assi88 Bibiiotecaginobianco

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