Nord e Sud - anno XVI - n. 111 - marzo 1969

.. I Argo1nenti Fu dunque per corrispondere a questa esigenza e per fornire agli enti una base di azione « costituzionale », che in sede progettuale del programma 3 venne propo 1sta la formula del piano zo,nale. I relativi criteri ispiratori muovevano da un complesso di considerazio11i, che possono così sintetizzarsi: era in primo luogo manifesta l'esigenza di comporre in un unico quadro interventi pubblici e privati di vario ordine (di investimento, di assistenza, di organizzazione), di precisarne l'interdipendenza e di stabilirne le priorità temporali e tecnologiche, al fine di ottenere il massimo effetto congiunto degli interventi stessi e di superare in tal modo quegli ostacoli che, per il mancato coordinan1ento, spesso impediscono di ottenere gli attesi effetti di produttività. Si avvertiva altresì la necessità di passare da una concezione di tipo· sostanzialmente paternalistico nella concessione degli incentivi, ad un rapporto di contrattazione degli incentivi stessi, il quale definisse co,ntestualmente gli impegni pubblici e quelli privati in vista dei risultati di interesse generale da raggiungere. Si avvertiva comunque l'opportu11ità di non precostituire schemi risolutivi eccessivamente rigidi, ma di elaborare programmi o·perativi, in grado di tenere conto non solo della diversa suscettibilità degli ambienti e del progressivo maturare dei nuovi equilibri tra popolazione e risorse, ma anche e soprattutto dei mezzi finanziari e delle possibilità organizzative disponibili 11elperio.do di tempo coperto dal « Programma ». Quest'ultima caratteristica era suggerita da due considerazioni. La prima riguardava l'esperienza compiuta con i piani di bonifica che, nei rari casi in cui erano giunti a uno stadio di compiutezza, avevano dimostrato una eccessiva rigidità nei loro obiettivi e non avevano rispettato il rapporto tra i fini e i mezzi disponibili. L'opportunità di i11dividuare uno stru1nento di alto contenuto applicativo, capace cioè di rappresentare la « carta » degli impegni pubblici e privati per realizzare un determinato insieme di opere e di azioni con una visione circoscritta ai singoli quinquenni programmatici e ai relativi stanziamenti, era, inoltre, suggerita dalla considerazione che alla inquadratura di ordine generale e alla articolazione degli obiettivi in funzione della natura delle risorse locali avrebbe provveduto, entro le linee stabilite dal « Programma econo·mico nazionale », la programn1azione regionale. 3 Le principali fasi progettuali sono compendiate, per quanto, in particolare, attiene al settore agricolo, nei seguenti documenti: a) Progetto di programma di sviluppo economico per il quinquennio 1965-69. Testo provvisorio, giugno 1964. IJ testo _. al ciclostile _. comprendeva due sezioni: la prima, che ebbe maggiore diffusione, forniva il quadro generale del programma; la seconda, a diffusione più ristretta, conteneva i documenti riguardanti i singoli programmi settoriali e territoriali; b) Progetto di programma ecc. Bozze di stampa, dicembre 1964; c) Progetto di programma .ecc. Bozze di stampa, gennaio 1965; d) Progetto di programma ecc., approvato dal Consiglio dei Ministri il 29 gennaio 1965 85 Bibiiotecaginobianco

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