Nord e Sud - anno XVI - n. 111 - marzo 1969

.. I Una politica per l'occupazione e costose intermediazioni; nei tanti piccoli settori dov·e· pullulano j « mestieri » più ingegnosi. Siamo, in altri termini, in una « zona rifugio » dell'·occup-azio·ne. Il giorno che si dovesse procedere ad una razionalizzazione di qu•esto set,to·re, molto prob·abilm.ente esso sarebbe ,destinato a darci altre forze di lavoro dispo·nibili. Un'ultima considerazione statistica: si è detto che i non o·ccupati ammo·ntano, nel 1968, per le rilevazioni ISTAT, a 665 mila. Forse non è del tutto superfluo ricordare che gli iscritti alle liste di collocamento, nello stesso periodo, risultano essere oltre 1 milione. Per quanto si possa credere ·che questa cifra venga inflazionata, ciò non dovrebbe rigua,rdare gli addetti all'industria. E proprio per il settore fndustriale gli iscritti nelle liste di collo·camento nel periodo 1963/ 68 non sono mai sta ti meno di 500 mila (con punte di 607 e 640 mila rispettiv.amen te nel 1964 e 1965). I giovani di età inferi ore aj 21 anni (generalmente in cerca di p,rima occupazione e quindi non beneficiari di sussidi di disoccupazione e di assegni familiari) sonc> risultati mediamente, sempre n,ello stesso periodo, di 200/250 mila. Molte altre considerazioni di questo genere si potrebbero ancora trarre dai dati sul collo·camento, anche per un'analisi a carattere territoriale: nel 1968 so,no risultati iscritti alle liste, nella sola Campania, 157.887 lavoratori. Ma sarebbe un discorso troppo lungo e forse anche un po' monotono. Quello a cui non si p,uò invece rinunciare è di esaminare il risultato di alcune in,dagini con1dotte recen,temente nel paese per accertare l'andamento di taluni fenomeni strettamente co1 nnessi con· lo stato dell'o,ccupazione. La Banca d'Italia ha svolto una ricerca sul reddito, il risparn1io e la struttura della ric·chezza delle famiglie italiane: uno dei risultati di questa ricerca porta a concludere che lo stato di sotto·ccupazione riguarda il 18% circa delle forze di lavoro occupate. Da un'altra indagin,e, svolta per iniziativa e con il contributo della CEE nell'aprile 1968, sullo stato dell'istruzione tra le forze di lavoro i11 Italia, rjsulta che su circa 20 milioni di occupati il 18% è analfabeta, jl 57% p·ossiede soltanto la licenza elementare, il 15% ha la licenza media inferio·re e soltanto il 10% ha il diploma sup,eriore o la laurea. È chi,aro che quando dalle rilevazioni statistiche campionarie. si passa a delle indagini vere e proprie e si cerca di pen,etrare nella struttura del tessuto sociale, ci si rende conto che il problema dell'occu,pazione, se si pretende di considera:rlo solo co•me un a·s·pettò della congiu-ntura, è fo,rse ,destinato a no•n essere risolto mai. 55 Bibiiotecaginobianco

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