Nord e Sud - anno XVI - n. 111 - marzo 1969

.. Enzo Vellecco si prescinderà, quindi, dal,la disputa sugli elementi che possono « viziare » questo o quel dato. Piuttosto, si do.vrà fare riferimento alle rilevazioni relative a più an:p.i e, a tal fine, sembra particolarmente idonea la serie dei dati re1ativa al periodo 1963-1968. Nel corso dei sei anni trascorsi tra l'ottobre del 1963 e qu·el1lo del 1968, le forze di lavoro· del nostro paese hanno fatto registrare le seguenti principali variazio·ni: 1) gli o·ccupati in agricoltura sono diminuiti di 1.206.000 unità. Il fenomeno è stato continuo ma ha fatto registrare punte massime negli anni 1964, 1966 e 1968 (ad una media circa di 240 mila unità a1'1'anno); 2) gli o·ccupati nell'industria sono diminuiti di 87 mila unità. Particolarmente accentuata la flessione negli anni 1964 e 1965; 3) gli occupati nel'1e « a1ltre attività » so·no aumentati di 532 mila unità. L.'andamento in questo settore è disco,ntinuo: si passa da un aumento di 300 mila occupati nel 1964 a una diminuzione di 65 mi 1 la nel 1968. Pertanto, in tutto il perio,do considerato, pur essendo il ·numero degli addetti ai settori extra agricoli aumentato .di 445 mila unità (532 mila - 87 mila), quello degli o•ccupati nel •co.mplesso è diminuito di 761 mila; 4) a ottobre del 1968 risultavano in cerca di occup-azione 665 mila persone ( 398 mila nel 1963). So.no questi i dati di maggiore significato che si ricavano dalle indagini dell'ISTAT. E poiché essi si riferiscono ad un periodo di sei a·n·ni, ne'1 quale sono comprese sia la fase di recessione ( 1964/ 65) che quella della ripresa ( 1966/67), per concludersi in un anno di «normalità», come il 1968, si può ben dire che i risu1tati, nel loro insieme, non sono· co,n,di~ionati in particolare cl.a nessuna di quelle tre fasi dell'anda-mento economico del p,aese. Ciò m·algrado, le considerazioni che se ne debbono dedurre non sono mo1to positive. Anzitutto, si deve rilevare che rl'agri1coltura ha espulso un numero di addetti superiore a ogni previsione. L'industria ha fatto registrare un aumento degli occupati so,1tanto a partire dal 1967, dando un p·rimo risultato veramente significativo nel 196~ ( + 202 mila occupati). Le « altre attività », dopo l'assorbimento di alcune ce·ntinaia di migliaia di addetti (si può dire che questo sia stato l'unico settore «assorbente») riv:ela·no segni ,di saturazione (nel 1965: - 65 mila). Infine, co·nsiderazione conclusiva ma quanto mai controversa, i.I totale del,le forze di lavoro, il totale ,cioè di coloro che risultano O·ccupati o che sono alla ricerca attiva di un'occupazione, risultano 52 Bibiiotecag inobianco .....

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