Una politica per l'occupazione Si dirà che questo non è un sistema « s,cientifico » e rigoroso di analisi; e prob,abilmente è vero. Ma è bene chiarire subito che, in materi,a di occupazione, non esiste o-ggi nel nostro paese, e fo·rse neanch·e altrove, uno strumento unico che sia valido in assoluto per ~na conoscenza incontrovertibile de1 lla situazione. Chi mostra di pensare il contrario, tentando di abbandonarsi al « sapore » delle cifre, corre il rischio di ingannarsi. l\1a a parte ciò, potranno essere proprio tutti gli elementi collaterali 1di indagine a illuminare certi particolari aspetti del fenome·no, a farcelo esaminare n.elle sue molteplici sfaccettature e quindi, talvolta, .a fornire indioazioni utili e a suggerire rimedi. Comincia ad apparire chiaro, ormai, che non si può ulteriormente continuare a trattare il problema dell'occupazione in Italia come un problema •CO·ngiunturale. P·er il nostro paese, quello del1' occ.upazione è ancora, purtroppo, un problema strutturale: il più importante problema di struttu.ra. E tale è rimasto anche in tutti gli anni passati, compreso il 1963. In quell'anno fu raggiunta, è vero, la massima occup·azione, in corrispondenza con il punto superiore di svolta d,ell'onda congiunturale; ma le stesse te-nsioni ch1 e si manifestarono sul mercato ,del lavoro erano ,do·vute a carenza ,di un certo tipo di manodopera e ·a carenza di manodopera in certe determinate zone del paese, no.n a carenza di forze di lavoro in assoluto. Si parlò allora di pieno impiego o di posizione vicina al pieno impiego, ma ·non era vero. Gli anni della recession.e e della successiva faticosa ripresa dovrebb-ero averci insegnato anche questo. Certo, dalle modificazioni che avvengono tra un mo-mento di· cattiva e uno di buona congiuntura, tra un anno e l'altro o tra una fa·se e l'altra dello svilup,po econo1 mico del paese, possono derivare e derivano concretamente effetti sensibili sullo stato ,dell'o-ccupazione. Ma non ci si può fermare a questo punto, se si vuole penetrare nelle caratteristiche strutturali del fenomeno. Possibile che basti una buona congiuntura per farci dimenticare certe ,cose? Lo stato inadeguato dell'occupazione è un ma1le antico• nella nost,ra storia economica. Con esso si sono scontrati tutti i tentativi e i disegni di soluzio·ne, a,pparsi" all'orizzonte do,po la liberazione; dal piano della CGIL allo schema Vanoni e via di seguito. Talune condizioni sono cambiate. Nessuno si sognerebbe oggi . di riproporre rimedi del tipo di quelli che furono adottati o pro.posti negli anni del dopoguerra. Quelli dei « lavori a :regia » so-no ricordi ormai lo·ntani n·el tempo, ed Ernesto Rossi, se fosse ancora tra -noi, , non rip•eterebbe la proposta ,di co-stituire un « esercito del lavoro », 49 Bibiiotecag inobianco ,
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==