I Che cosa offre Berlinguer Il PCI non si propone di inserirsi nella maggioranza e nel Gover110, di fronte ai quali continuerà a condurre « una ferma battaglia di opposizione », ma no·n rifiuta il dialogo, non sottovaluta le « possibilità nuove derivanti dalla crisi del centro-sinistra », non considera leninista il disprezzo palesato da Pintor per i « .dialoghi occasionali » e gli « schieramenti gelatinosi ». La strada che il gruppo dirigente comunista, con sfumature ,diverse ·di int 1 enzioni eversive, si dichiara risoluto a battere è qu·ella dell'azione, delle· « lotte di massa ». Il richiamo alle « lotte di massa» affiora non soltanto nelle relazioni più importanti ma in tutti gli interventi d·ei delegati di centro e di centro-destra, con riferimento alla questione m·eridionale, ai prob,lemi ·,dell'agricoltura e dell'emancipazione femminile, alle grandi battaglie sindacali, alle riforme strutturali e ancora - con un accento nuovo, ,di particolare interesse - « al problen1a del funzionamento del Parlamento» e del controllo popolare (cioè comunista) sulla politica ,di pubblico intervento. La fiducia nell'agitazione e nelle lotte :di massa ,co.me strumento di ·preparazione politica, e quindi di mutam·ento della realtà sociale, è naturalmente un principio basilare del marxismo e del leni11ismo. È abbastanza evidente, però, anche senza volersi ad,dentrare in una difficile esegesi filosofica, che questa tendenza implica sempre, per un ,,erso, il pericolo d1el blanqui,smo e ,del sorel 1 ismo, cioè dell'attivismo puro, e per l'altro verso quello di un soffocamento staliniano della disputa ideologica in nome delle esigenze organizzative, le quali esprimono i11 realtà la sclero,si del gruppo che detiene il potere al vertice del P.artito e dello Stato. Quando, p-er utilizzare un ese1npio attinto da un altro settore del dibattito congressuale, quello internazionale, l'on. Berlinguer cita il Vietnam come un modello di azione unitaria del movim,ento comunista mondiale, ignorando o fingendo di ignorare il travaglio politico-militare delle relazioni tra Mosca, Pechino e H.anoi, egli si serve ovviamente di una mozione degli affetti priva di ogni rilevanza politica. È infatti evidente che !'.aggressione i1nperialistica, vera o presunta che sia, rappresenta un'occasione particolare che il movimento comunista internazionale non può utiliz,. zare come costante ·per ricostituire la propria unità, lacerata da un drammatico· contrasto di interessi a tutti i livelli. Comunqu-e, se il PCI deve ancora definire, nel quadro di un~ strategia delle alleanze e delle riforme, l'atteggiamento tattico verso il centro-sinistra e quello autocritico verso il centralismo democratico, la sua fedeltà al dettato costituzio·nale è stata affermata nel dibattito e ~elle conclusioni,· con storica evidenza. L'on. Berlinguer 39 Bibiiotecaginobianco
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