Nord e Sud - anno XVI - n. 111 - marzo 1969

Augusto Graziani citati dianzi a titolo di esempio, sono sicuramente indipendenti, mentre tutti i pro,getti che appart'e,ngon-o a settori diversi (ad esempio investime·nti infrastrutturali e investimenti industriali, investimenti nell'agricoltura e investimenti 11ei trasporti, e via dicendo) sono largam-e·nte interdipendenti. Senon·ché, su questo punto, no,n si può dire che· esista una soluzione che riscuota il consenso unanime d•egli studio,si. Al co-ntrario, mentre tutti so·no conco,rdi che i criteri di rendimento, come il criterio dei costi e ben·efici o quello del rendimento interno, non possono essere applicati alla scelta fra investimenti ap·partenenti a se·ttori diversi, molta incertezza esiste ne1l'individu·are· un criterio sostitutivo. Nonostante questa incertezza, è comunque accettato che, mentre la scelta fra singoli progetti appartenenti al medesimo settore può essere validamente effettuata misurando il rendimento di ogni singolo progetto, la scelta fra investimenti appartenenti a s1 ettori diversi, e quindi la ripartizione dell'investimento totale fra grandi settori, va effettuata con crite·ri che non hanno nulla a che ved·ere con la misurazione del ren,dimento dei singoli progetti. Sarebbe quindi erro,neo utilizzare le formule che misurano, la redditività di singoli investimenti per paragonare progetti che appartengono a campi totalme·nte ,dive·risi. Sotto questo profilo, sia l'una che l'altra _ d,elle formule ch1 e abbiamo esarninate condurrebbero a risultati erronei. L'applicazio,ne della formula del rendimento interno co-ndurrebbe· a concentrare l'investimento nei settori direttamente pro,duttivi, dimenticando i settori di base e le infrastrutture; ma altrettanto erroneo sarebbe applicare la formula, del rapporto fra benefici e costi e accettare per l'esecuzione progetti pesanti che fanno uso eccessivo delle risorse disponibili per l'investim.ento. La soluzion,e sta quindi nel fare l'uso corretto della formula co•rretta. La ripartizione del.l'investim 1ento totale per singoli settori deve esisere effett11ata p·reventivamente. Allo.rché si pa-ssa alla scelta dei singoli progetti, nell'ambito di ciascun settore, si potrà ap-plicare la formula del rendimento interno, senza timore di veder accantonati i progetti pesanti, dal mo1nento che essa vien.e applicata di volta in volta so,lo a gruppi di investimenti omogenei. Conclusioni. L'inefficienza ,della p·ubblica amministrazione, e lo spreco di fondi pubblici che ad essa è inevitabilment 1 e co-nnesso, son,o mali per i quali è difficile indicare un rimedio preciso. Ma,· anche se non 26 Bibiiotecaginobianco

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