Nord e Sud - anno XVI - n. 111 - marzo 1969

I Gli investirnenti pubblici: logica o intuizione? Tuttavia, anche se le difficoltà di natura for1nale fossero superate (e in realtà sono ben lungi dall'essere state superate), nuove e fo·rse m,aggiori -difficoltà sorgerebbero so:tto il profilo della realizzazior.e pratica. Anche se gli esperti potessero determinare l'ottimo insieme .di investimenti e la ottim·a collocazione nel tenìpo di ogni gruppo di iniziative, non sarebbe facile per la pubblica amministrazione riuscire a seguire le indicazio11i degli esperti rispettando fedelmente il calendario prescritto. I tempi tecnici di esecuzio·ne da parte degli organi pubblici sono, almeno nel nostro paese, così lunghi e incerti da rendere d·a,,vero difficile rispettare nei fatti i tempi prescritti in teoria. Sotto qt1esto profilo, è necessario rendersi conto del fatto che ogni perfezionamento teorico sarà supeTfluo, se non sarà accompagnato da adeguati migliorame·nti nella struttura organizzativa della pubb-lica amministrazione. Questo aspetto riveste importanza tutt'altro che trascurabile, dal momento che la errata collocazione nel tempo di un investimento pubblico co11duce ad uno spreco di risorse esattamente come le tanto lamentate lentezze burocratiche, come gli inconvenienti derivanti dal fa,tto di iniziare un'opera pubblica e lasciarla a mezzo, come il realizzare un investimento e trascurare le opere complementari. Queste sono inefficie11ze note e palesi a tutti. l\1a procedura altrettanto inefficiente è quella di eseguire una erronea collocazione nel tempo dell'investimento, anticipandolo o ritardandolo senza ragione, quando sarebbe po·ssibile eseguirlo con costi minori e rendimenti maggiori se esso fosse collocato qualche anno prima o qualche a11no dopo. C) La formazione della graduatoria. Il terzo punto che occorre toccare riguarda la for1nazio11e della graduatoria fra i progetti di investi1nento che concorrono per la esecuzione. Il problema è evidente. Una volta racco•lti i dati dispo11ibili relativi a.d ogni progetto, occorre stabilire quali proge,tti realizzano meglio gli obiettivi de1lla collettività, e quindi saranl10 eseguiti, e qua.li invece saranno scartati percl1é risultano 11o·nre1nunerativi, o semplicem-ente perché risul,ta110 meno remunerativi di altri e, dovendosi dare la precedenza ai più remunerativi, devo110 essere esclusi per mancanza di fondi. Due modi differenti sono stati suggeriti per combina.re costi e be·nefici in un indice sintetico che consenta di assegnare ad ogni progetto un posto preciso- nella graduatoria d·ei possibili investimenti. Secondo alcuni, il modo corretto di procedere sarebbe quello 21 Bibliot caginobianco

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