.. ' La sinistra non comunista in Francia totale. Essi hanno il potere di voto e di decisione. Gli affiliati - individui, clubs, équipes di studio, gruppi confessionali e socio-culturali - devono invece essere elementi « di dialogo e di proposta ». Il loro potere è consultivo, ma essi devono potere disporre di una libertà di espressione totale, sia verbale che scritta e devono poter tenere liberamente le loro . . . r1un1on1. In realtà, malgrado la convergenza sul problema del rinnovamento del partito, un'alleanza Mitterrand-Defferre è poco probabile. Anche se Defferre è molto più sensibile di Mollet alle teorizzazioni sul nuovo socialismo, egli non condivide affatto le idee di Mitterrand in materia di strategia politica. Anzi, sotto questo profilo è il maggiore avversario di Mitterrand perché r1a sempre sostenuto che il dialogo con i comunisti deve essere portato avanti con estrema cautela e soprattutto non deve escludere a priori le forze politiche che si collocano alla destra della Federazione. Inoltre, per la Convenzione, Defferre non è necessariamente un interlocutore più « utile » di Mollet, nessuno può dire con certezza cosa farebbe l'ex-sindaco di Marsiglia il giorno in cui riuscisse a prendere in mano la direzione del suo partito. Una cosa, però, è certa: difficilmente lo smantellerebbe per facilitare la creazione della nuova formazione politica, come Mitterrand sostiene che dovrebbe fare Mollet. Le idee di Mollet sul nuovo partito della sinistra sono state espresse in modo quasi brutale in un'intervista che il Segretario generale della SFIO ha concesso al « Nouvel Observateur » nel novembre scorso. Queste idee rispecchiano fedelmente lo stato d'animo dei membri dell'apparato e dei militanti che hanno sulle spalle molti anni di attività politica ed organizzativa; ed in questo consiste la loro forza. « La vera difficoltà - ha detto Mollet - è evidente. Io la vedo e la comprendo bene. I nostri partners sanno che noi siamo più numerosi di loro. Allora un certo numero di loro dice: anche se facciamo un partito nuovo, quelli che ieri erano 11ella SFIO avranno la maggioranza. Io confesso che ho un bel cercare, ma non vedo nessuna soluzione a questo problema. Non ci possono domandare di fare parte del nuovo par-- tito e nello stesso tempo di non farne parte colla scusa che se vi entriamo saremo troppo numerosi ». In realtà l'atteggiamento del Segretario generale della SFIO è molto più scaltro e articolato di quanto questa dichiarazione non lasci supporre. Accusato dai suoi avversari di dirigere un partito vecchio, sclerotizzato, incapace di adeguarsi alle nuove condizioni della vita politica in una società di capitalismo avanzato, Mollet, che conosce il polso del suo partito da più di venti anni e sa quali sono i sentimenti sui quali deve fare leva per aver-e l'adesione della base, ha avuto la reazione argo93 Bibiiotecaginobianco
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