Nord e Sud - anno XVI - n. 109 - gennaio 1969

.. I Editoriale S. Pellegrino (che erano una cosa seria), e sempre più sensibili alle suggestioni conciliari e caritative dei cattolici del dissenso - hanno sparato per colpirli nella schiena: « questo Governo non può aspettarsi dalle forze reali che agiscono nella società civile, e in particolare da quelle del movimento operaio, un atteggiamento di attesa acritica e una fiducia pregiudiziale ». Questo può essere anche giusto e comu.nque può valere come duro incitamento al Governo perché la fiducia se la conquisti sul campo. Ma le ACL/ affermano pure che « la stessa restaurazione dell'alleanza di centro-sinistra, se così si può dire, né rassicura né accresce le speranze »: già la parola « restaurazione » mal nasconde una disposizione n1alevola; e comunque, il fatto che si dichiari non rassicurante, e tale da non alimentare nuove speranze, la formazione di un governo di centro-sinistra corL la partecipazione dei democristiani e delle sinistre interne alla DC, è un fatto che testimonia come da parte delle ACL/ non ci sia tanto un atteggiamento di attesa vigilante e di fiducia co11dizionata, quanto un atteggiamento di sfiducia pregiudiziale: contro il centro-sinistra e contro la DC in particolare (salvo poi a votare ancora e senipre, tutti gli aderenti alle ACLI, per la DC). Conie si spiega questo atteggiamento? Certo lo si spiega anche in termini di reazione sindacalista al moderatismo della DC e del centrosinistra moroteo; e lo si spiega in termini di « riconosciuto decrescere della t:redibilità delle forze politiche, parallelo anche al lamentato ulteriore deterioramento del costume politico generale». Ma c'è indubbiamente, in a1nbienti come quelli delle ACL/ e all'origine di certi loro atteggiamenti, l'antica avversione clericale per i modelli europei cui si sono sempre ispirate le minoranze democratiche e socialiste che hanno fatto progredire l'Italia dal Risorgimento in poi e che bene o male, molto o poco, hanno pure influenzato una certa evoluzione della Democrazia Cristiana verso concezioni più laiche della politica: è iln'antica avversione, nobilitata da buone intuizioni sociali; e tuttavia, la sua vera natura, dietro gli accenti di una polemica che richiama a volte echi savonaroliani, si manifesta, più ancora che nella propensione ad una repubblica conciliare, e comunque al dialogo con i comzinisti, 11ella vera e propria denigrazione dei socialisti. In sostanza, la sinistra cattolica è ancora per molti aspetti una sinistra reazionaria; quale che sia il suo grado di impegno sul piano sociale, e anche se crede di essere più a sinistra dei socialisti, sul piano politico è, forse, addirittura più a destra dei dorotei, quanto meno di certi dorotei. Ora, uno dei problemi che si pongono in questi anni è proprio quello di recuperare ai valori democratici, laici, europeisti, le sinistre democri5 Bibliotecaginobianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==