Nord e Sud - anno XVI - n. 109 - gennaio 1969

.. Adriana Bich essere ufficialmente adottate solo dopo che, opportunamente vagliate, siano state scelte da educatori provetti » 15 • Intanto però era stato comunicato alla stampa: « Si va pubblicando una serie riveduta di libri di testo per le elementari. Gli esclusiv~ dirit~i di pubblicazìone sono stati dati [seguono le case editrici]. Nessun altro libro di testo sarà pubblicato per essere usato nelle scuole elementari nel 1944 » 16 • Tutto ciò faceva temere un tutt'altro che improbabile « libro di Stato democratico ». Infatti, non pochi editori, avvezzi al comodo tran tra11 del testo di Stato, erano preoccupati di un eventuale ritorno alla libera concorrenza, implicante maggiori impegni e responsabilità, cui essi erano ormai diseducati. Presentando un qualcl1e radicale cambiamento, il 7 maggio una loro delegazione si recò addirittura da Croce, a protestare« contro la grave confusione che gli Alleati hanno quest'anno introdotta nei libri scolastici » 17 • È probabile che in un tale clima la circolare con cui Omodeo, il J O maggio 1944 18 aboliva il libro di Stato, non fosse accolta con troppa simpatia. Egli dichiarava: « Appena le condizioni editoriali lo permetteranno, bisognerà abolire ogni libro di testo di Stato e lasciare alla libera concorrenza dei maestri la creazione delle opere su cui dovran110 formarsi i giovani ». In tal modo « gli studenti e gli scrittori di storia potranno lavorare senza gli intoppi di una guida ufficiale ». Ma ad Omodeo· interessava soprattutto una più profonda riforma, nel costume e nei metodi. Il 29 aprile rivolse il suo saluto ai docenti, invitandoli « a collaborare nell'opera di rinnovamento della scuola e degli studi, che si impone come essenziale premessa della ricostruzione italiana ». A taìe scopo, insieme con una « radicale epurazione »,·era necessaria la definizione dello stato giuridico di tutti i docenti, « liberandoli da ogni forma di vincolo, giuramento e controllo· poliziesco da cui verrebbe lesa la loro dignità e impedito lo svolgimento della loro missione, attuabile nella sua pienezza solo in regime di libertà » 19 • Documento molto importante è la circolare del 17 maggio 1944, ai presidi 20 , vera. enunciazione programmatica: « La sorte ha voluto che fossi chiamato a reintrodurre la libertà nelle scuole italiane ». « Bisogna partire dal convincimento che la libertà si dev~ compiere nell'animo del - - 82 1s « Il Corriere », Salerno 9 aprile 1944. 16 « Il Risorgimento», Napoli 31 marzo 1944. 17_ B. CROCE, Quando l'Italia era tagliata in due, Bari 1948. 18 « Il Risorgimento», Napoli 10 maggio 1944. 19 « Il Risorgimento», Napoli 29 aprile 1944. 20 « Il Risorgimento», Napoli 17 maggio 1944. ...... Bibiiotecaginobianco p

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