Nord e Sud - anno XVI - n. 109 - gennaio 1969

.. Editoriale questa nuova edizione del centro-sinistra sarà più dinamica della coalizio,ne che ha governato l'Italia per cinque anni sotto il signor Moro ». Ma a noi è lecito sperare in qitesto maggiore dinamismo; e riteniamo che esso dipenda in parte dalla capacità del Governo e del Parlamento di far fronte in tempi relativamente brevi agli sviluppi legislativi e in parte dalla capacità dei leaders della DC e del PSI di ritrovare il senso dell'orientamento e di recuperare i più alti valori di una coscienza eticopolitica che negli ultimi tempi ha subìto un preoccitpante appannamento. Per quanto riguarda i socialisti, si dovrà verificare nei prossimi mesi fino a che punto resta in piedi e si può consolidare il risultato di cui Mauro Ferri ha parlato in sede parlamentare, durante il dibattito sulla fiducia al governo: « il raggiungimento dell'unità del partito socialista su_ u_naprospettiva di Governo è stato forse il dato più rilevante, oltre alla ricomposizione del centro-sinistra, nel periodo che va dal Congresso del nostro partito ad oggi ». Ma non è la crisi interna dei socialisti cl1e desta le maggiori preoccupazioni: è la crisi dei de1nocristiani e più ancora i contraccolpi, sulla crisi interna dei democristiani, delle difficoltà insorte nei rapporti fra la DC e gli ambienti più irrequieti, e a nostro giudizio più confusionari, d'ella sinistra cosiddetta conciliare, esterna alla DC e anche ostile alla DC. Questa sinistra conciliare ha una concezione caritativa della politica, del tutto estranea alla vocazione laica ed europea dell'Italia moderna. - Essa protesta e contesta, magari anche contro la gerarchia ecclesiastica, ma soprattutto contro i partiti e contro il Parlamento, soprattutto contro la democrazia rappresentativa e quindi contro il centro-sinistra. Si dirà che i cosiddetti gruppi spontanei dei cosiddetti cattolici del dissenso non_ contano gran che dal punto di vista elettorale, come si è visto il 19 maggio; ma è anche vero che, in quanto si proclamano di sinistra o in quanto si proclamano cattolici, sotzo capaci di creare una sconcertante confusione tra valori religiosi e valori politici, e di portare questa co11fusione anche negli ambienti politici che a loro volta, in quanto di sitzistra o in quanto cattolici, risultano più sensibili alla loro infiitenza. E poi ci sono le ACL/. Gli aderenti alle ACL/ hanno sempre votato per la DC, anche il 19 maggio. Ma i dirigenti delle ACL/ sembrano di giorno in giorno diventare più inquieti; ed anche dalla loro inquietudine . deriva quella delle sinistre interne alla DC, specialmente dei sindacalisti. D'altra parte, quando questi ultimi hanno deciso di aderire all'invito di Rumor e sono entrati nel Governo, i dirigenti delle ACL/ - sempre piiì eccit_ati dai discorsi dei convegni di Vallombrosa, dove mediocri sociolog·i si esibiscono in ermetiche e sofisticate teorizzazioni sulla società del benessere e fanno sentire molta nostalgia per i convegni ~emocristiani di 4 Bibiiotecaginobianco

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