I Argomenti mica, che, in materia di enti di sviluppo, costituisce ancor oggi il documento ufficiale che meglio ne ha approfondito le possibili ed opportune funzioni. Il Rapporto Saraceno, considerato che, per la complessità dei problemi da risolvere al fine di adeguare le strutture agricole alle nuove condizioni create dallo sviluppo economico, era indispensabile un diretto impegno pubblico, rilevava che un tale impegno non poteva esaurirsi nella sola messa a punto di provvidenze, anche se ben congegnate, cioè nella predisposizione di un sistema operante dall'esterno. Per trasferire sul piano operativo le indicazioni programmatiche, venivano riconosciuti necessari organismi largamente dotati di capacità interpTetative di quelle indicazioni, e quindi dotati di facoltà discrezionali e di poteri decisionali. Il Rapporto Saraceno si domandava anche « se le attuali istituzioni che operano 11el settore agricolo siano in grado di perseguire tali indirizzi », quelli cioè richiesti da una profonda trasformazione delle strutture. E ricercando la risposta al proprio interrogativo « nel confronto tra i problemi posti dalla crescente scarsità di mano d'opera agricola e gli atteggiamenti delle istituzioni stesse, atteggian1enti consolidati i11 itn'agricoltitra caratterizzata da forti eccedenze di n1ano d'opera », giungeva a constatare che « le possibilità di progresso dischiuse dalle provvidenze non potranno essere colte ove manchi un'azione capace di individuare caratteri ed esigenze delle singole situazion.i e fornire quelle econo;nie esterne e quei fattori della produzione che nelle singole si tu.azioni si ricfziedono ... ». L'impegno pubblico per Io sviluppo dell'agricoltura non avrebbe cioè potuto limitarsi alla funzione passiva di ricettore di istanze per erogare aiuti, ma avrebbe dovuto assumere direttamente, nel quadro delle indicazioni programmaticl1e, l'iniziativa del rinnovamento agricolo. Detta iniziativa si giustificava particolarmente laddove quelle istanze non fossero in grado di sostenere con le loro sole forze le soluzioni più idonee e si osservava, ad esempio, che: « una rete di attrezzature ... rischierebbe di rimanere inerte o di soccombere di fronte a precostituite posizioni di controllo privato del mercato se non venisse sorretta da itn sistema di servizi, tra cui qt1elli informativi, di trasporto e creditizi, che garantiscano ai responsabili della gestione di tale rete quelle economie esterne, la cui insufficienza non è stata finora estranea all'incerto e limitato sviluppo cooperativo ». Ma l'iniziativa pubblica ve11iva considerata addirittura indispensabile laddove la complessità dei problemi non permette isolati tentativi di rinnovamento. Si tratta, infatti, di problemi, spesso connessi al passaggio da un'economia di tipo precapitalistico ad un'economia di mercato, di ristrutturazione fondiaria e di 69 Bibli(?tecaginobianco
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