I NOTE DELLA REDAZIONE Taviani alla prova L'on. Taviani è diventato ministro per il Mezzogiorno; e p.are che sia stato, e da tempo, lo stesso on. Taviani a chiedere che nel nuovo governo gli venisse assegnata la successione dell'on. Pastore (che nel 1958 era succeduto all'on. Campilli e che da allora, fino al 19 maggio 1968, aveva coperto l'incarico senza portafoglio di ministro per il Mezzogiorno). Come mai tanto interesse per il Mezzogiorno da parte dell'on. Taviani? L'on. Taviani è un uomo politico di rilevanza nazionale, non è certo un nzinistro di primo pelo, ha coperto incarichi di governo fra i più impegnativi. Come mai questa volta l'on. Taviani ha dichiarato così esplicitamente la sua propensione per un incarico di governo che è molto impegnativo, ma che tale non è di solito considerato dai big che concorrono alla formazione dei governi, e che comunque può essere legittima1nente considerato meno impegnativo di quelli che corrispondono al Ministero degli Esteri o degli Interni? L'on. Taviani è ligure, eletto nel collegio di Genova. Come mai l'on. Taviani ha fatto sapere che avrebbe gradito di dedicarsi allo sviluppo del Mezzogiorno? Sono circolate a proposito di questi interrogativi due tipi di risposte: allarmanti e comunque non edificanti. Si è detto, da alcuni, che l'interesse che spingeva l'on. Taviani a chiedere il Ministero senza portafoglio per il Mezzogiorno non era tanto dettato da una valutazione dei meriti che un uomo politico del Nord può acquisire verso tutto il paese dedicandosi allo sviluppo del Mezzogiorno, quanto suggerito dall'intenzione di controllare e 1nagari potenziare la politica per le aree depresse del Centro-nord. Ora, a parte il fatto che si deve temer ferma è approfondire la distinzione in base alla qilale i problemi delle aree depresse del Centro-nord appartengono alla sfera delle singole politiche regionali, mentre i problemi dello sviluppo del Mezzogiorno, del dualismo dell'economia e della società italiana, sono i problemi della politica di piano e appartengono alla sfera degli impegni caratterizzanti i programmi di governo,; a parte il fatto che, invece di questa distinzione fra problemi che si riferiscono· a realtà diverse ed a livelli diversi, si tende ancora ad accreditare una confusione, mettendo sempre sullo stesso piano i problemi dello sviluppo, del Mezzogiorno e « delle altre aree depresse » ( anche nel di~corso dell'on. Rumor alle Camere): a parte queste considerazioni, sulle quali siamo tornati tarite volte, non ci sembra comunque che_ la vocazione di governo, di uomo di governo, dell'on. Taviani possa essere stata attirata dalla cosiddetta Cassetta più che dalla Cassa. 49 Bibiiotecaginobianco
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