Nord e Sud - anno XVI - n. 109 - gennaio 1969

Giovanni Coda Nunziante agricole, poiché è a questi gruppi che è affidata l'opera di difesa di cui la Federazione .dei Consorzi Ag1rari sente ·di aver biso,gno. /-1.lcentralisn10 della Federconsorzi corrispon·de perciò la sopravvivenza del centralismo sindacale, e quindi il ,distacco da quelli che sono i veri problemi ed interessi degli agricoltori. Ma una volta smantellator il centralismo ,della Federco,nsorzi è inevitabile che gli stessi gruppi sindacali non resistano a lungo alla spinta che viene dal basso. Si può perciò cor1cludere con sufficiente sicu•rezza che la .posizione di p•redo1 minio della Federconsorzi ,sui Co.nsorzi Agrari non potrà essere mantenuta attraverso le organizzazioni sindacali (Confagricoltura e Coldiretti) un,a volta alterati i rapporti di suddita·nza economica dei Consorzi nei confronti della Federconsorzi. Mentre è indubbio che· l'abbandono del centralis 1 mo decisionale all'interno dell'organizzazione federconsortile verrà ad eliminare il più grosso ostacolo· alla trasformazio 1ne in senso più moderno delle organizza 4 z1oni sindacali degli agricoltori. 10. È ora possibile tirare le somm·e del discorso fatto fin qt1i. Con esso ho inteso mostrare ·come la soluzione del problema della Federcon,sorzi per mezzo della pubblicizzazione della stessa, soluzione sempre più insistentemente riproposta in questi ultimi mesi, non semb·ra essere stata sufficientemente me;ditata. La pubblicizzazione del]' organizzazione federconsortile può presentare degli inconvenienti ed anche dei pericoli. Sorge perciò il dubb.io che essa sia stata scelta proprio per la sua facilità di attuazione, poiché richiede solo un·a legge a cui si attribuiscono facoltà taumaturgiche. In certi ambienti, poi, si può puntare sulla pubblicizzazione o per i,nte1 ressi personali o per quella pigrizia culturale che induce a richiedere l'intervento ,dello, Stato per sa,nare le situazioni che fanno· acqua da tL1 t te le parti. La riforma della Federconsorzi va invece impostata, a mio p·arere, in un quadro più generale, nel quale app•are evi,dente l'alternativa fra u:n forte potenziamento degli strumenti dell'intervento pubblico 1 e1d il potenziam,ento dell'organizzazio,ne economica dei prod1.1ttori. Quest'ultimo è sempre stato annove,rato fra gli obiettivi primari della politica agraria italiana, per cui biso·gna ,domandarsi se i risultati no,n sarebbero migliori qualora lo stesso• sforzo di v.olontà politica necessario p.er arriva·re alla pubblicizzazio-ne d·ella Fe·derconsorzi e· 1dei Consorzi Agrari .fosse diretto verso una soluzio,ne che preveda una gestione commissariale. straor,dinaria 46 Bibiiotecag inobianco ....

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